Sommario
Quanto dura una scintigrafia cerebrale?
Il tempo totale dell’esame è, pertanto, di circa 4-5 ore. Al termine dell’esame il Paziente dovrà lasciare il reparto attraverso una porta diversa da quella da cui è entrato.
Come si fa la Tomoscintigrafia cerebrale?
Si effettua in caso di lesioni ischemiche o attacchi ischemici, epilessia, ematomi cerebrali e demenze o malattie degenerative quali l’Alzheimer. L’esame è indolore e si esegue somministrando il radiofarmaco al paziente per via endovenosa.
Come si fa la SPECT?
Vengono iniettate piccoli dosi di sostanze radioattive legate a sostanze biologiche (sono i radiotraccianti). Quindi il paziente, disteso sul lettino del macchinario, viene esaminato con una gamma-camera (un apparecchio in grado di rilevare le radiazioni gamma) che gli ruota intorno acquisendo le immagini necessarie.
Come si svolge la Tomoscintigrafia?
Che cos’è la tomoscintigrafia miocardica? La tomoscintigrafia miocardica è un esame diagnostico non invasivo che consente di raccogliere informazioni sul funzionamento del cuore. L’esame prevede la somministrazione di un radiofarmaco debolmente radioattivo che si fissa a livello del muscolo cardiaco.
Quali sono gli studi di perfusione cerebrale?
Gli studi SPECT di perfusione cerebrale utilizzano radiofarmaci in grado di oltrepassare la barriera emato-encefalica (BEE) e quindi di concentrarsi a livello del tessuto cerebrale in funzione del flusso ematico (rCBF: Regional Cerebral Blood Flow).
Come si utilizza la SPECT cerebrale perfusionale?
La SPECT cerebrale perfusionale è indicata nello studio delle seguenti condizioni cliniche (ove non si dispone di un tomografo PET. In generale anche le metodiche di imaging morfologico come TC e RM ne hanno limitato molto l’utilizzo) : demenze (pattern differenti di ipometabolismo possono aiutare il neurologo nella diagnosi differenziale)
Cosa sono i radiofarmaci?
linfomicancrotumoritumori cerebralitiroideoncologiatumori neuroendocriniradiofarmacimetastasi osseeiodio radioattivo. I radiofarmaci sono molecole che contengono al loro interno un radionuclide (un atomo radioattivo) e possono essere utilizzati sia a scopo diagnostico sia terapeutico.