Sommario
Perché il vino cambia sapore?
Il reticolo era impregnato di una speciale sostanza che, posta contatto con l’alcol emanato dal liquido al momento di essere bevuto e con l’ossigeno contenuto nell’aria, reagisce chimicamente trasformando le molecole in perossido di idrogeno.
Quanti giorni deve fermentare il vino bianco?
Nel caso di uve bianche lasciare fermentare per un solo giorno, mentre se si gradisce un rosato, attraverso l’utilizzo delle vinacce, è opportuno interrompere la fermentazione dopo le 18 – 24 ore al massimo.
Come capire se il vino bianco è andato a male?
Riconoscere una bottiglia di vino danneggiata dal calore è estremamente semplice; basterà verificare, senza nemmeno aprirla, se è presente “un segno di cottura” osservando il tappo: se il tappo è leggermente fuori dalla bottiglia o deformato, molto probabilmente il vino è andato a male.
Come togliere l’odore di zolfo nel vino?
Odore di zolfo. Per liberare il vino da tale cattivo odore si possono usare i travasi all’aria, facendolo passare in recipienti di rame, sul fondo dei quali si sia avuto cura di porre un pezzo di ferro non arrugginito.
Come avviene la pigiatura del vino bianco?
Nel vino bianco, dopo la pigiatura, vengono rimosse le bucce, i semi e gli steli. Per la produzione di quello rosso invece, dopo la pigiatura le uve vengono trasferite nei tini con bucce, semi e steli. Questo fa si che il prodotto finale sia più ricco di composti vegetali benefici per la salute, come ad esempio tannini e resveratrolo.
Come si manifesta l’ossidazione in un vino bianco?
A volte infatti l’ossidazione si manifesta come un difetto non troppo evidente alla vista ma sempre ben percepibile in fase di assaggio. Un vino bianco alterato o difettato da un fenomeno ossidativo presenta frequentemente un sapore maderizzato, dolciastro, che ricorda quello di alcuni vini liquorosi, come appunto il Madeira.
Cosa si usa per i vini bianchi?
Per i vini bianchi si usa la caseina, ricavata dal latte, mentre la bentonite è una particolare argilla depurata e attivata che, assorbendo acqua, ha la proprietà di rigonfiarsi e di combinarsi con le sostanze di natura proteica presenti nel vino, modificandone la composizione.