Cosa vuol dire Sinechia?
Le sinechie sono aderenze fra le pareti della cavità di un organo, esito di pregressi traumi o eventi flogistici. Possono essere endouterine o endocervicali, formatesi per esempio in occasione di interventi a carico della cavità uterina, curettage, raschiamento o IVG.
Come eliminare le sinechie?
Il trattamento di una sinechia è generalmente chirurgico, tramite sinechiotomia con elettrobistori o sinechiotomo. Con “sinechia oculare” (o “aderenza oculare”; in inglese “ocular synechia”) si intende l’aderenza tra l’iride e la cornea o tra l’iride e il cristallino.
Come curare sinechie?
Il trattamento più razionale e semplice è l’applicazione di pomate a base di estrogeni, che ricostituiscono localmente le stesse condizioni presenti alla nascita per effetto degli estrogeni materni o alla pubertà per effetto della produzione spontanea di estrogeni.
Come si effettua il raschiamento?
Il raschiamento è una pratica chirurgica semplice, della durata di dieci minuti circa e generalmente senza complicanze, ma dolorosa. Richiede infatti una lieve anestesia con risveglio non fastidioso in quanto non si procede ad intubazione. L’intervento viene effettuato in day hospital e la paziente viene dimessa nell’arco della giornata.
Qual è il secondo utilizzo diagnostico del raschiamento?
Un secondo utilizzo diagnostico del raschiamento è da vedersi nei casi di sanguinamenti in donne già in menopausa. Questi disturbi possono essere i primi sintomi di molteplici problemi, come polipi, piccoli fibromi, tumore uterino, iperplasia dell’endometrio.
Come viene eseguito il raschiamento operativo?
Il raschiamento costituisce anche una procedura chirurgica per l’aborto spontaneo. Le donne possono sottoporsi al raschiamento per rimuovere volontariamente il prodotto di una gravidanza indesiderata entro e non oltre la 13° settimana di gestazione. Oltre a questa finalità, il raschiamento operativo viene eseguito per la rimozione di: