Sommario
Cosa significa mole Idatiforme?
(malattia trofoblastica gestazionale, gravidanza molare) La mola idatiforme è la crescita di un ovulo anomalo fecondato o la crescita eccessiva di tessuto placentare. Le donne sembrano incinte, ma l’utero aumenta di volume molto più rapidamente che in una normale gravidanza.
Cos’è Mola?
La mola idatidiforme è un malattia benigna del trofoblasto, che si sviluppa durante la gravidanza. È dovuta a un difetto della fecondazione ed è caratterizzata dalla proliferazione del trofoblasto, che impedisce lo sviluppo normale dell’embrione. Le mole idatiformi possono essere complete o parziali.
Come si cura la mola vescicolare?
Il trattamento prevede lo svuotamento della cavità uterina mediante isterosuzione o curettage. Se la mola vescicolare persiste dopo la rimozione chirurgica, può essere indicata, invece, la chemioterapia.
Che cos’è una mola in gravidanza?
La gravidanza molare è una rara complicanza caratterizzata dallo sviluppo in utero di una massa di cellule anomale al posto della placenta, l’organo temporaneo che in una gravidanza normale provvede a nutrire l’embrione/feto e a rimuovere le scorie prodotte.
A cosa serve l’esame hCG?
Per accertare o escludere l’inizio di una gravidanza, la beta hCG può essere rilevata nelle urine o nel sangue. Il ricorso a questa valutazione è indicata quando si ravvisano i primi segnali di un possibile concepimento, tra cui un ritardo nella comparsa delle mestruazioni nei giorni previsti.
Come scoprire un tumore in gravidanza?
Diagnosi di tumore in gravidanza: quali esami sì, quali no Via libera, in generale, a tutti quegli esami che non prevedono l’uso di raggi X, come: l’ecografia; le biopsie; l’endoscopia (gastroscopia, broncoscopia, colonscopia, ecc.).
Cosa provoca la mola vescicolare?
La mola vescicolare può essere causata da una fecondazione anomala dove non vi è la formazione dell’embrione, ma solo della placenta che assume un aspetto a vescicole. Altre forme maligne di tumori del trofoblasto, oltre al coriocarcinoma, sono il tumore del sito placentare e il tumore epitelioide.
Quanto tempo deve passare dopo il raschiamento?
In realtà un raschiamento di norma non intacca la funzionalità uterina. Alcuni testi di medicina consigliano di aspettare due cicli mestruali perché l’ovulazione torni alla normalità. L’OMS afferma invece che sarebbe opportuno indicativamente attendere 6 mesi prima di riprovare a cercare una gravidanza.