Sommario
Cosa sono le titolazioni complessometriche?
Le titolazioni complessometriche sfruttano la capacità di determinati composti organici di formare complessi stabili con ioni di metalli in soluzione.
Come si standardizza l EDTA?
Standardizzazione dell’EDTA
- Buretta.
- pesare 4g di CaCO3 seccato in stufa a 150 °C per almeno 20 minuti, portare in soluzione con acqua distillata e, goccia a goccia, HCl 2M fino a completa solubilizzazione, trasferirlo in un matraccio da 1000 cm3 e portare a volume.
- per preparare la Titolazione.
Cosa titola l EDTA?
Le titolazioni con EDTA sono titolazioni complessometriche con cui sono determinati alcuni ioni metallici. L’ EDTA ovvero l’acido etilendiamminotetracetico è un acido poliammino carbossilico solubile in acqua dotato di due doppietti elettronici appartenenti all’azoto.
Cosa sono gli indicatori Metallocromici?
Gli indicatori utilizzati in una titolazione complessometrica sono acidi deboli per i quali i metalli competono con gli ioni idrogeno. I complessi di questi acidi con i metalli sono colorati e per questo motivo vengono chiamati indicatori metallocromici.
A cosa serve la Complessometria?
Le titolazioni complessometriche trovano un largo utilizzo per la determinazione della durezza delle acque. Generalmente per durezza di un’acqua si intende la concentrazione totale di ioni Ca2+ e Mg2+ presenti nella stessa.
Come funziona l EDTA?
L’EDTA, è una sostanza chimica che rimuove i metalli indesiderabili, attraverso la chelazione (legame elettrochimico) dai liquidi o tessuti con i quali viene a contatto. Alcuni metalli, quali piombo, mercurio e cadmio, risultano essere tossici per l’organismo se i loro livelli eccedono la norma.
Cosa fa l EDTA?
E385 EDTA (ETILENDIAMMINOTETRACETATO DI CALCIO DISODICO) L’etilendiamminotetracetato di calcio disodico è un composto sintetico antiossidante e sequestrante, che ha la funzione di rivestire le molecole metalliche per bloccarne la reattività.
Come funziona un indicatore Metallocromico?
Nel corso della titolazione il titolante si lega agli ioni metallici presenti in soluzione fino al raggiungimento del punto finale in cui compete con l’indicatore portando l’indicatore dalla sua forma complessata alla sua forma libera con conseguente variazione di colore.