Sommario
- 1 Come capire se esiste un limite?
- 2 Quanto vale il limite di una costante?
- 3 Cosa vuol dire che un limite esiste?
- 4 Quando il calcolo del limite non ha senso?
- 5 Quanto vale la derivata di una costante?
- 6 A cosa serve lo studio di funzione?
- 7 Quando un limite non esiste esempio?
- 8 Quando non esiste il limite di una funzione?
Come capire se esiste un limite?
ancora, per provare che un limite (bilatero) di una funzione in un punto NON ESISTE, basta provare che i limiti destro e sinistro di quella funzione in quel punto, se esistono entrambi, sono diversi tra loro.
Quanto vale il limite di una costante?
In sintesi: il limite di una somma algebrica di funzioni è uguale alla somma algebrica dei limiti delle due funzioni. 2) Il limite del prodotto di una funzione per una costante è uguale alla costante per il limite della funzione.
Cosa vuol dire fare il limite di una funzione?
Il limite di una funzione è un’operazione, o meglio un operatore, che permette di studiare il comportamento di una funzione nell’intorno di un punto, e grazie al quale possiamo stabilire a quale valore tende la funzione man mano che i valori della variabile indipendente si approssimano a quel punto.
Cosa vuol dire che un limite esiste?
Limite esiste finito Se x tende a un numero finito x 0 x_0 x0 significa che x sta in un intorno circolare di x 0 x_0 x0.
Quando il calcolo del limite non ha senso?
Un limite che non esiste, per x tendente a un valore finito o infinito, è un limite per il quale non è soddisfatta né la definizione di limite finito né quella di limite infinito. La non esistenza di un limite si manifesta quando non sussiste alcuna delle definizioni di limite.
Quando il limite destro non esiste?
Il limite destro o sinistro può essere un numero finito, infinito. In alcuni punti della funzione potrebbe anche non esistere un limite destro o sinistro. Esempio. Quindi, il limite per x tendente a 0 esiste solo da destra ossia x→0+.
Quanto vale la derivata di una costante?
Per qualsiasi valore del dominio, la funzione f(x) restituisce sempre lo stesso valore k. Ho così dimostrato che la derivata di una costante è zero.
A cosa serve lo studio di funzione?
Lo studio di funzione è utile per ricavare esplicitamente le informazioni che descrivono il comportamento di una funzione nel suo dominio.
Come introdurre il concetto di limite?
Ad esempio viene richiesto di calcolare: Tale limite sembra abbastanza semplice da calcolare: se x si avvicina al valore 4 allora x + 2 si avvicina al valore 6, pertanto il limite dato è 6. Dunque quello che si fa è sostituire il valore 4 al posto della x (questa operazione si può fare solo se la funzione è continua).
Quando un limite non esiste esempio?
Il limite, se esiste, è unico: essendo i limiti destro e sinistro differenti, dobbiamo dunque concludere che la funzione f non ammette limite per x → 0 x \to 0 x→0. In sostanza ogni intervallo che contiene il punto x = 0 x=0 x=0 viene “sparato” dalla funzione un po’ di sopra ( +1) e un po’ di sotto ( −1).
Quando non esiste il limite di una funzione?
Ai valori x1 e x2, tra loro diversi, è associato lo stesso valore y1. Quella che vediamo sopra, invece, NON E’ UNA FUNZIONE, ma è una semplice CORRISPONDENZA. Infatti, in questo caso, ad uno stesso elemento dell’insieme X corrispondono due diversi elementi dell’insieme Y. Questa NON E’ UNA FUNZIONE.
Quando limite destro è sinistro non coincidono?
Se il limite destro e il limite sinistro sono diversi oppure non esistono, allora il limite bilatero non esiste. i limiti sinistro e destro devono essere infiniti e di segno concorde.