Quali sono le trasformazioni affini?
Le trasformazioni affini sono le trasformazioni più generali che preservano i sottospazi affini. Tra queste, giocano un ruolo importante le affinità: queste sono le trasformazioni affini di uno spazio in sé stesso, che sono anche una corrispondenza biunivoca. Esempi di affinità sono rotazioni, omotetie, traslazioni, rototraslazioni
Quali sono le trasformazioni isometriche?
Le isometrie (o movimenti rigidi) sono le trasformazioni del piano che conservano le distanze. In altre parole se è la distanza tra i punti A e B, e ′ ′ la distanza tra i punti trasformati, allora = ′ ′ Le trasformazioni isometriche trasformano una figura in una figura congruente: in altre parole (meno tecniche) le
Cosa significa una trasformazione del piano?
Una trasformazione del piano è una corrispondenza iunivoa (o iiettiva) tra linsieme dei punti del piano e se stesso. Questo significa che 1. a ogni punto P corrisponde uno e un solo punto P 2. per ogni punto del piano esiste un punto che si trasforma in esso (ovvero ogni punto P «proviene» da un punto P) 3.
Cosa è una trasformazione lineare?
Una trasformazione lineare è una trasformazione affine che non sposta l’origine: in altre parole, una trasformazione affine con =. Tra le trasformazioni lineari vi sono molte affinità, quali le rotazioni intorno all’origine e le riflessioni rispetto a sottospazi che passano per l
Quali sono le equazioni della trasformazione?
Queste equazioni rappresentano l’espressione analitica della trasformazione e forniscono le coordinate del punto trasformato P’quando sono assegnate le coordinate del punto P. Affinché la legge di trasformazione sia ben definita, occorre che le funzioni fe gsiano ovunque definite, e invertibili.
Cosa è una trasformazione geometrica t tra i punti di un piano?
Una trasformazione geometrica T tra i punti di un piano è una corrispondenza biunivoca che ad ogni punto P del piano associa uno e un solo punto P’ appartenente al piano stesso e viceversa. PP’ =T()è detto trasformato o immagine di P. P è detto antitrasformato o controimmagine di P’.