Sommario
Quali caratteristiche ha il lessico standard?
Una lingua standard è una lingua non marcata, teoricamente neutra: essa è dotata di una buona stabilità e della capacità di intellettualizzazione (è capace di produrre testi di ogni tipo, dalle varietà più “basse” a quelle più formali): la sua identità si costruisce nell’unificazione delle varie regioni, e al contempo …
Che cosa si intende per italiano standard?
Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua e per l’insegnamento scolastico.
Chi parla italiano standard?
Gian Luigi Beccaria, infatti, afferma: “l’italiano di pronuncia standard è una realtà linguistica in buona parte astratta, comunque nettamente minoritaria nell’uso effettivo posseduto solo dal l’1% della popolazione italiana”. E aggiunge: “in Italia, chi più chi meno, tutti parlano con qualche venatura regionale.
Che cos’è un repertorio linguistico?
Il repertorio linguistico di un parlante comprende una o più lingue o dialetti, ciascuno dei quali costituito da un insieme di ➔ varietà diastratiche e diafasiche, il cui uso è regolato dalla comunità linguistica. Vi possono anche essere una o più varietà che occupano uno spazio intermedio.
Cosa significa Diatopico?
Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici da Coseriu (cfr.
Cosa si intende per varietà di lingua?
Una varietà di lingua si può definire come un insieme coerente di elementi (forme, strutture, tratti, ecc.) Anche il ➔ repertorio linguistico di una comunità, paese o nazione va generalmente considerato come una somma di varietà di lingua, varietà appartenenti allo stesso o a differenti sistemi linguistici.
Qual è la Regione che parla meglio l’italiano?
Italia
Regione | Madrelingua italiani (maggiori di 6 anni d’età) | Percentuale |
---|---|---|
Marche | 1 311 000 | 89,7% |
Piemonte | 3 719 000 | 89,4% |
Toscana | 3 127 000 | 89,2% |
Umbria | 750 000 | 88,9% |