Sommario
Che significa imposta di registro?
L’imposta di registro è una imposta indiretta (che cioè colpisce il trasferimento di ricchezza: ad es., l’acquisto di un appartamento) ed è dovuta per la registrazione di una scrittura, pubblica o privata, ed è commisurata ai valori espressi nella scrittura medesima.
Chi deve pagare le imposte di registro in una compravendita immobiliare?
Secondo l’Agenzia delle Entrate, a tutela delle ragioni dell’Erario il pagamento dell’imposta di registro è dovuto tanto dall’acquirente quanto dal venditore allo stesso modo ed allo stesso tempo al pagamento.
Dove si applica l’imposta di registro?
Agenzia delle Entrate
L’imposta di registro si paga a fronte della registrazione di un atto scritto (come un contratto, una scrittura privata, la costituzione di un ente o di una società, una sentenza, un decreto etc.) presso un registro pubblico, tenuto presso l’apposito ufficio dell’Agenzia delle Entrate.
Chi è tenuto a pagare l’imposta di registro?
L’Agenzia delle Entrate può chiedere il versamento dell’imposta di registro indifferentemente al venditore o al compratore: entrambe le parti sono responsabili in solido.
Chi è esente dall imposta di registro?
In base a quanto previsto dall’articolo 64 comma 6 del DL 73 del 25 maggio 2021, ovvero il decreto Sostegni bis, è previsto un esonero dal pagamento delle imposte di registro, ipotecarie e catastali per i giovani che non abbiano compiuto i 36 anni di età.
Come si calcola l’imposta di registro annualità successive?
L’imposta di registro per le locazioni varia a seconda dell’immobile che viene locato. Per i fabbricati a uso abitativo è pari al 2% del canone annuo moltiplicato per il numero delle annualità. Per i fondi rustici è pari allo 0.50% del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità.
Chi paga l’imposta di registro annualità successive?
Anche nel caso delle annualità successive il pagamento il pagamento dell’imposta di registro che si deve all’Agenzia delle Entrate spetta per metà al proprietario di casa e per metà all’inquilino.
Quando si paga Iva su immobili?
Quando si acquista prima casa da un’impresa costruttrice o ristrutturatrice entro 5 anni dalla chiusura dei lavori. Se si acquista casa da un’impresa costruttrice o ristrutturatrice entro cinque anni dalla conclusione dei lavori le imposte da pagare sono: Iva al 4% Imposta di registro fissa a 200 €
Quando si applica l’imposta di registro?
Quando occorre pagare l’imposta di registro? Il pagamento dell’imposta di registro è necessario, quando un soggetto, per obbligo di legge o per sua scelta, decide di registrare presso un registro pubblico, un atto scritto. La registrazione dell’atto implica l’immodificabilità del suo contenuto e della sua data.
Quando non è dovuta l’imposta di registro?
Col regime facoltativo denominato “cedolare secca” non solo non si paga l’imposta di registro, ma non si paga nemmeno l’imposta di bollo. Entrambi tali tributi, infatti, in via ordinaria, sono dovuti per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di affitto.
Quando è dovuta imposta di registro?
Il pagamento dell’imposta di registro avviene a seguito della registrazione di un atto scritto, come un contratto, una scrittura privata, la costituzione di un ente o di una società, una sentenza etc. presso un registro pubblico, tenuto presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate.
Come calcolare l’imposta di registro sui contratti di locazione?
Imposta di registro e tipologie di immobili – Fabbricato ad uso abitativo: 2% del canone annuo moltiplicato per il numero delle annualità; per i fabbricati ad uso abitativo a canone concordato vi è una riduzione del 30% se l’immobile è ubicato in uno dei comuni individuati dall’ art. 1 DL 551/98.