Sommario
Chi è che chiede il rinvio a giudizio?
La richiesta di rinvio a giudizio è l’atto con cui il pubblico ministero esercita l’azione penale. Tramite tale atto il p.m. chiede che l’imputato sia chiamato a rispondere in sede dibattimentale del reato descritto nel capo d’imputazione.
Cosa succede dopo la richiesta di rinvio a giudizio?
A seguito della richiesta di rinvio a giudizio formulata dal PM, il giudice dell’udienza preliminare può emettere due distinti provvedimenti: il “decreto che dispone il giudizio”, disciplinato dall’art. 429 cpp, oppure una sentenza di non luogo a procedere, contemplata dall’art. 425 cpp.
Quanto tempo passa tra la chiusura delle indagini alla richiesta di rinvio a giudizio?
trenta giorni
Tempi per il deposito della richiesta di rinvio a giudizio Per alcuni tipi di reato, la richiesta di rinvio a giudizio deve essere presentata entro un termine ben preciso, ovverosia entro trenta giorni dalla chiusura delle indagini preliminari.
Cosa succede dopo l’udienza preliminare?
Nell’udienza preliminare (articolo 421 del Codice di procedura penale) si decide se è opportuno oppure no proseguire l’azione penale e, quindi, instaurare un vero e proprio processo. A conclusione dell’udienza, il gup può decidere se dichiarare il non luogo a procedere oppure proseguire nel giudizio vero e proprio.
Quando inizia il processo penale?
Il procedimento penale è infatti una fase precedente al processo penale vero e proprio, e ha inizio con l’iscrizione della notizia di reato nel registro del pubblico ministero, ove è possibile raccogliere elementi di prova, al fine di comprendere se siano o meno sufficienti per sostenere un’accusa in sede processuale.
A cosa serve l’udienza preliminare?
L’udienza preliminare supplisce a una triplice funzione: Filtrare le imputazioni azzardate; Garantire un’attuazione del diritto alla prova; Consentire la facoltà di adire a riti alternativi alla normale procedura (ad esempio il giudizio abbreviato).
Come evitare il rinvio a giudizio?
Per la precisione, l’indagato può evitare il rinvio a giudizio se il pubblico ministero è convinto dalle dichiarazioni rese in sede di interrogatorio, da quanto sostenuto nelle memorie difensive oppure dalle nuove investigazioni svolte a seguito delle indicazioni fornite dall’indagato stesso.
Cosa succede dopo la chiusura delle indagini preliminari?
Dopo avervi notificato che le indagini preliminari sono concluse, il pubblico ministero avvia l’azione legale, salvo i casi in cui decide di archiviare la causa. Per i reati minori il pubblico ministero vi citerà direttamente in giudizio.
Quanto tempo passa dalla chiusura delle indagini All udienza preliminare?
Concluse le indagini, se il pm ritiene fondati gli elementi di prova raccolti chiede al giudice l’emissione del decreto che dispone l’udienza preliminare. Secondo la legge [4], tra la data di deposito della richiesta del pm e la data dell’udienza non può intercorrere un termine superiore a trenta giorni.
Quanto tempo passa dall’udienza preliminare al processo?
venti giorni
Insomma: dalla data di emissione del decreto che dispone il giudizio a seguito di udienza preliminare e il giudizio stesso devono trascorrere almeno venti giorni.
Quale atto viene notificato all imputato e quale al difensore dopo la fissazione dell’udienza preliminare?
Udienza preliminare: adempimenti preventivi fa notificare all’imputato e alla persona offesa l’avviso del giorno, dell’ora e del luogo dell’udienza, con la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal P.M. e con l’avvertimento all’imputato che, qualora non compaia, si applicheranno le disposizioni di cui agli artt.