Sommario
- 1 Quali sono le analogie e le differenze tra il bello e il sublime?
- 2 In che senso il sublime si può trovare anche in un oggetto privo di forma?
- 3 Cosa si intende per giudizio estetico del bello e del sublime?
- 4 Cosa è il sublime per Kant?
- 5 Che rapporto c’è per Kant tra bellezza e finalità della natura?
- 6 Che cosa spinge Kant a scrivere la Critica del Giudizio?
Quali sono le analogie e le differenze tra il bello e il sublime?
Il bello ha una forma, caratterizzata da proporzione e armonia: un dipinto, una chiesa, una persona… Il sublime è, invece, informe, disorganico e produce nell’uomo un sentimento straniante di irrequietezza e angoscia davanti alla sua impetuosa e caotica maestosità.
In che senso il sublime si può trovare anche in un oggetto privo di forma?
Il bello della natura riguarda la forma dell’oggetto, la quale consiste nella limitazione; il sublime invece si può trovare anche in un oggetto privo di forma, in quanto implichi o provochi la rappresentazione dell’illimitatezza, pensata per di più nella sua totalità […]
Per quale aspetto concordano bello e sublime?
Bello e sublime sono entrambi oggetti di un giudizio estetico e quindi hanno alcuni aspetti in comune; ma, piú che questi aspetti, “saltano agli occhi” “le differenze considerevoli”: il bello è legato alla forma e alla qualità, il sublime alla mancanza di forma e alla quantità (infinita).
Cosa si intende per giudizio estetico del bello e del sublime?
Il giudizio estetico è da I. Kant ben riferito: 1) al bello come oggetto di piacere disinteressato; e 2) al sublime quale spettacolo grandioso e timoroso della natura. Il giudizio teleologico è da I. Kant ben riferito a 2 ordini di finalità: la interna degli organismi e la esterna del disegno divino.
Cosa è il sublime per Kant?
S’intende così la definizione kantiana secondo cui “il sublime è un oggetto della natura, la cui rappresentazione determina il sentimento a concepire l’irraggiungibilità dei limiti della natura come rappresemazione di idee della ragione”.
Che cos’è il sublime per Kant?
Che rapporto c’è per Kant tra bellezza e finalità della natura?
Per sottolineare come la bellezza esista solo in virtù del soggetto, Kant afferma significativamente che essa non è un favore che la natura fa a noi, bensì un favore che noi facciamo ad essa, innalzandola al livello della nostra umanità.
Che cosa spinge Kant a scrivere la Critica del Giudizio?
In questa critica Kant vuole trovare un accordo tra libertà e necessità. Questa critica nasce però da altre ragioni: egli la scrive scrive per rispondere ad una questione epistemologica, ossia il problema della conoscenza. Nella prima Kant riflette sul bello, e su cosa ci fa dire che una cosa è bella.
Che cos’è il bello in filosofia?
Per Aristotele gli elementi del bello sono: l’ordine, la proporzione, il limite; la fonte del bello è nel senso innato del ritmo e dell’armonia e nell’istinto d’imitazione, raffinato da due facoltà: vedere le cose con chiarezza e rappresentarsele con perfetta obbiettività. …