Sommario
Quando nascono i database?
Il nostro viaggio inizia intorno al 1964, quando viene coniato il termine “data base”. Come molte delle innovazioni nel settore della tecnologia, l’idea di questo nuovo strumento nasce all’interno degli ambienti militari statunitensi e denota una collezione di dati condivisa dagli utilizzatori finali dei terminali.
Come si fa una banca dati?
Le fasi per creare una banca dati sono le seguenti:
- classificare le informazioni da archiviare e gestire.
- identificare le fonti e i canali attraverso cui reperire le informazioni e suddividerle tra interne ed esterne.
- analizzare l’esistenza di altre eventuali banche dati da cui poter ricavare dati utili.
Quando sono utili i dati di un database?
I database sono estremamente utili per la gestione dei dati e semplificare la ricerca di informazioni specifiche. Inoltre in molti database si possono stabilire tramite i diritti di accesso quali persone o programmi possano accedere a quali dati.
Chi ha inventato il database?
In particolare è Charles Bachmann, ritenuto uno dei pionieri dei database, a progettare e guidare lo sviluppo di IDS (Integrated Data Store, network model), il primo DBMS.
Come si intende la diffusione dei dati?
Per diffusione, invece, si intende il dare conoscenza dei dati a soggetti indeterminati, in qualunque forma anche mediante la loro messa a disposizione o consultazione. Si ha, quindi, diffusione anche quando si pubblica online, ad esempio una fotografia su un social network.
Chi è l’interessato dei dati personali?
Interessato è la persona fisica alla quale si riferiscono i dati personali. Quindi, se un trattamento riguarda, ad esempio, l’indirizzo, il codice fiscale, ecc. di Mario Rossi, questa persona è l”interessato” (articolo 4, paragrafo 1, punto 1), del Regolamento UE 2016/679 ); Titolare è la persona fisica, l’autorità pubblica, l’impresa,
Come avviene la consultazione dei dati?
La consultazione è la lettura dei dati personali. Anche la semplice visualizzazione dei dati è un trattamento che può rientrare nell’operazione di consultazione. L’elaborazione consiste nell’attività con la quale il dato personale subisce una modifica sostanziale.
Quali dati permettono l’identificazione diretta?
• i dati che permettono l’identificazione diretta – come i dati anagrafici (ad esempio: nome e cognome), le immagini, ecc. – e i dati che permettono l’identificazione indiretta, come un numero di identificazione (ad esempio, il codice fiscale, l’indirizzo IP, il numero di targa);
Quali sono i modelli di database relazionali?
Modelli di database relazionale. Il modello di database più popolare al momento è quello relazionale, anche se non è esente da critiche. Il relativo sistema di gestione dei database relazionali è meglio conosciuto sotto l’acronimo RDBMS (relational database management system) e il linguaggio più utilizzato è SQL.
Come prevede il modello di database gerarchico?
Il modello di database gerarchico prevede che i dati siano organizzati secondo strutture ad albero, che si suppone riflettano una gerarchia esistente tra le entità (un esempio di entità è l’entità “Fornitori”) che appartengono al database.
Come raccogliere dati in un database?
Un database raccoglie datie li collega in un’unità logica. I singoli dati sono forniti con metadescrizioni e le informazioni necessarie per la loro elaborazione. I database sono estremamente utili per la gestione dei dati e semplificare la ricerca di informazioni specifiche.