Quanti giorni di aspettativa si possono prendere?
L’art. 4 della Legge 53/2000 permette di usufruire dell’aspettativa non retribuita per una durata massima di due anni nell’arco di tutta la vita lavorative. Tale aspettativa può essere usufruita anche in maniera frazionata: per esempio sei mesi in un anno e altri sei mesi un altro anno.
Chi può andare in aspettativa?
Aspettativa non retribuita, tutti i casi in cui può scattare Per gravi motivi familiari il decreto prevede: Decesso di un familiare; Cura ed assistenza di familiari in particolari condizioni di salute; Grave disagio personale del lavoratore.
Cosa comporta l’aspettativa?
L’aspettativa sul lavoro rappresenta un periodo di assenza dal lavoro giustificato, durante il quale il dipendente è esonerato dalla prestazione del proprio servizio e può assentarsi senza il rischio di perdere il proprio posto di lavoro ne incorrere in provvedimenti disciplinari.
Come chiedere l’aspettativa nel settore privato?
Per mettersi in aspettativa è necessario fare domanda all’INPS solo nel caso di aspettativa retribuita per assistere i familiari con handicap. In tutti gli altri casi la domanda va fatta al datore di lavoro.
Come funziona l’aspettativa per motivi personali?
Aspettativa per motivi personali: cos’è e come funziona? L’aspettativa per motivi personali, chiaramente non retribuita, è un periodo durante il quale un lavoratore dipendente è autorizzato ad assentarsi dal lavoro, per ragioni che esulano da quelle comunemente consentite (es.
Quante volte si può andare in aspettativa?
Questo tipo di aspettativa è disciplinata dalla maggior parte dei CCNL. Non è retribuita e può durate al massimo 12 mesi nell’arco della vita lavorativa. Per i dipendenti pubblici invece, i dodici mesi sono computati in un triennio (può quindi essere chiesta più volte durante l’intera vita lavorativa).
Quanti anni di aspettativa si possono prendere nella scuola?
Durante l’aspettativa, sia essa continuativa per tutti i 12 mesi utilizzabili come limite massimo, oppure frazionata per tutti i 30 mesi massimo concessi nel quinquennio di riferimento, il dipendente non ha diritto alla retribuzione.