Sommario
A cosa serve la dichiarazione sostitutiva?
La dichiarazione sostitutiva di certificazione quindi è un documento che agevola i privati cittadini nel presentare stati, qualità personali e fatti, al posto dei regolari certificati, i quali richiederebbero tempistiche di emissione decisamente più lunghe.
Quando si fa il 730 del 2022?
30 settembre
Per quanto riguarda le date da ricordare per la scadenza della dichiarazione dei redditi 2022, la prima da segnare in rosso è il 30 aprile, giorno in cui sarà disponibile la dichiarazione precompilata 2022. A meno di cambiamenti, l’invio del modello 730 è fissato per il 30 settembre.
Chi non deve fare la dichiarazione dei redditi?
Contribuenti esonerati Non siete obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi se avete posseduto: redditi di qualsiasi tipologia, ad esclusione di quelli per i quali è obbligatoria la tenuta delle scritture contabili, per un importo complessivamente non superiore ad euro 3.000,00.
Da quando si può fare il 730?
Il 730 ordinario si presenta entro il 30 settembre al Caf o al professionista abilitato o al sostituto d’imposta. Nel caso di presentazione al sostituto d’imposta il contribuente deve consegnare il modello 730 ordinario già compilato.
Quando si presenta la dichiarazione dei redditi?
Modello 730/2022: scadenza il 30 settembre Il modello 730/2022 è la dichiarazione dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati relativa al periodo d’imposta 2021.
Chi è obbligato a fare il 730?
È obbligatorio fare il 730 quando nell’anno di riferimento il contribuente ha percepito redditi: di lavoro dipendente e assimilati (ad esempio, con contratti di lavoro a progetto);
Chi non deve fare la dichiarazione dei redditi 2021?
E’ esonerato chi riceve redditi da lavoro dipendente o da fabbricati, che derivano esclusivamente dal possesso di abitazione principale e sue estensioni; E’ esonerato chi recepisce pensione non superiore a 7.500 euro annui, con redditi derivanti da terreni con importo inferiore a 185,92 euro.
Chi non deve presentare la dichiarazione dei redditi?
Modello 730: quando non è obbligatorio: contribuenti che hanno esclusivamente redditi da abitazione principale (o altri fabbricati esenti IMU) o redditi soggetti ad imposta sostitutiva (con esclusione della cedolare secca) o ritenuta alla fonte (es. interessi sui conti correnti).
Qual è la dichiarazione di origine?
Si tratta di un documento scritto, su carta intestata del fornitore, che viene richiesto da chi acquista per documentare il paese in cui ha origine la merce che è stata venduta. Questo tipo di dichiarazione di origine può essere a lungo termine, massimo due anni, ma esistono anche soluzioni per singola fornitura.
Qual è la dichiarazione di valore?
La Dichiarazione di Valore è un documento che il Consolato italiano o l’Ambasciata italiana rilascia “in loco” per attestare il valore legale di un titolo di studio conseguito all’estero. Ovviamente questo vale quando hai conseguito un titolo di studio all’estero e vuoi farlo valere in Italia.
Come è cambiata la dichiarazione d’intento?
L’approvazione in legge del Decreto Crescita ha portato diverse novità nelle procedure per la dichiarazione d’intento. Dal 1 gennaio 2020 infatti è abrogato per l’esportatore abituale l’obbligo di consegnare al fornitore la dichiarazione d’intenti o e la copia della ricevuta telematica che attesta la presentazione.
Qual è la durata della dichiarazione a lungo termine?
Rispetto a quest’ultimo, il documento che riguarda la dichiarazione a lungo termine prevede un passaggio in più. Vale a dire quello che sottolinea la durata della documento. È giusto sapere che, ai sensi Regolamento di esecuzione (UE) 2017/989, la dichiarazione a lungo termine deve suggerire tre date fondamentali.