Sommario
Cosa mangia la spatola?
Caratteristiche del pesce sciabola o spatola. Pesce tipico di fondali fangosi, il pesce sciabola è un predatore che si nutre di calamari, crostacei ma anche piccoli pesci.
Dove vive il pesce spatola?
Il pesce sciabola vive abitualmente fra i 100 e i 400 metri di profondità, tra Campania, Calabria e Sicilia. I pescatori la catturano quasi sempre come specie accessoria durante i periodi di cattura del nasello, soprattutto con palangari di profondità ma anche con reti a strascico e tremagli.
Che tipo di pesce e la spatola?
Lepidopus caudatus, conosciuto comunemente come pesce sciabola, spatola o pesce bandiera, è un pesce d’acqua salata appartenente alla famiglia Trichiuridae.
Che pesce e la spatola?
Lepidopus caudatus
Lepidopus caudatus, conosciuto come pesce sciabola, per gli amici Spatola o Bandiera, non pervenuto ai più. Dal corpo allungato (le dimensioni sono comprese tra i 50 e i 150 cm) e nastriforme, ha un aspetto che lo rende unico e una pelle argentata, sprovvista di scaglie e molto deperibile.
Che tipo di pesce e il pesce bandiera?
Come non mangiare Questo pesce spatola?
Pesce spatola: meglio non mangiarlo crudo. Questo pesce è parassitato dall’ anisakis, visibili una volta filettato. Si consiglia quindi di mangiarlo ben cotto. Questo pesce si presta bene ad essere cucinato in involtini, a beccafico, fritta ed in agrodolce.
Quali sono le caratteristiche del pesce sciabola?
Caratteristiche del pesce sciabola o spatola. Il pesce sciabola (Lepidopus caudatus), comunemente conosciuto anche con il nome di pesce spatola (nel Sud Italia) o ancora pesce lama o pesce bandiera è un pesce ampiamente diffuso in Mediterraneo e nella costa Atlantica Occidentale.
Come può essere utilizzata la spatola in agrodolce?
La spatola può però essere utilizzata anche come componente di fritture o grigliate. Oppure nella classica cottura in padella con pomodorini, capperi e olive. O nella tradizionale spatola in agrodolce, piatto tipico della quaresima,in cui il pesce viene fritto nell’olio extravergine d’oliva e poi condito con aceto e miele.