A cosa servono le messe per i defunti?
Il trigesimo è una tradizione della religione cattolica, fa parte delle messe in suffragio dei defunti cosi come la “messa di riuscita”. Questa ricorrenza ha un’importante funzione per la famiglia dell’estinto, un’occasione per pregare per la sua anima e ricevere il conforto di parenti e amici.
Cosa significa la resurrezione dei morti?
La risurrezione della carne è una dottrina escatologica affermata dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e da altre confessioni cristiane, che sostiene che alla fine dei tempi, dopo il Giudizio universale, tutti i corpi dei defunti risusciteranno e si ricongiungeranno alle rispettive anime.
Perché è importante seppellire i defunti?
Seppellire i morti, e avere cura del loro sepolcro, è una misura di umanità che ci unisce di fronte al mistero dell’ultimo passo e che, rinnovando l’amore nel ricordo, ci aiuta a non arrenderci all’inesorabile fluire del tempo.
Quando si fa la messa di suffragio?
Tuttavia, è buona prassi quella di chiedere la messa in suffragio dei defunti sia in occasione delle esequie funebri che in occasione di un anniversario della morte o, ancora prima, per il trigesimo, ovvero trascorsi 30 giorni dalla data del decesso di una persona.
Quando far dire una messa per un defunto?
Disciplina ecclesiale. Le trenta messe gregoriane vanno celebrate per 30 giorni consecutivi per un solo identico defunto. Non è necessario che vengano celebrate dal medesimo sacerdote. Se si salta un giorno per negligenza, bisogna ricominciare daccapo.
Cosa vuol dire la resurrezione della carne?
La “risurrezione della carne” significa che, dopo la morte, non ci sarà soltanto la vita dell’anima immortale, ma che anche i nostri “corpi mortali” (cfr. Rm 8,11) riprenderanno vita. Credere nella risurrezione dei morti è stato un elemento essenziale della fede cristiana fin dalle sue origini».