Sommario
Cosa è considerato peccato?
Nel Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica il peccato è definito come «una parola, un atto o un desiderio contrari alla Legge eterna» (sant’Agostino). È un’offesa a Dio, nella disobbedienza al suo amore. Esso ferisce la natura dell’uomo e attenta alla solidarietà umana.
Perché la lussuria è peccato?
In molte confessioni religiose la lussuria è considerata un peccato, in quanto menomazione della volontà individuale e della capacità di discernere tra il bene e il male piuttosto che, come si ritiene comunemente, un “male di per sé”, inteso come atto in sé riprovevole.
Come riconoscere un peccato mortale?
Nella teologia della chiesa Cattolica romana, il peccato mortale, a differenza del peccato veniale, deve soddisfare tutte le seguenti condizioni:
- il suo oggetto deve essere una materia grave, precisata dai dieci comandamenti;
- deve essere compiuto con piena consapevolezza o piena avvertenza;
Quando è peccato?
Il peccato mortale è un peccato grave, compiuto consapevolmente che recide i contratto con Dio e che, in mancanza di pentimento e penitenza, condanna l’anima del peccatore alla “morte” e all’inferno. Il peccato di gola è un classico peccato veniale. Rappresentano, quindi, la “morte” dell’anima.
Cosa dire al prete in confessione?
Entra nel confessionale. Il prete non ti tratterà in modo diverso in ogni caso. Fatti il segno della croce appena lui te lo dice e recita: “Mi perdoni Padre, perché ho peccato. Sono passati (X) dalla mia ultima confessione.” Questa è la frase standard. Tuttavia, se ti siedi e saluti va bene comunque.
Che cosa rappresenta la lussuria?
di luxus -us «lusso»]. – 1. Abbandono ai piaceri del sesso; desiderio ossessivo e smodato di soddisfare tali piaceri: essere dominato dalla l.; vivere nella l.; peccare di l.; porre un freno alla l.; A vizio di l. Nella teologia cattolica, è uno dei sette vizî capitali, opposto alla virtù della temperanza.
Cosa vuol dire essere impuri?
Che è contrario alla purezza morale o la offende: costumi, desiderî, atti, pensieri i., non casti; o che è macchiato di vizio, di disonestà, di peccato: vita i., coscienza impura.