Sommario
- 1 Cosa è l’epilessia?
- 2 Quanto dura una crisi epilettica?
- 3 Quali sono le cause genetiche di epilessia?
- 4 Qual è l’epilessia mioclonica giovanile?
- 5 Quali sono le crisi epilettiche sintomatiche?
- 6 Quali sono le epilessie complesse?
- 7 Come si tratta dell’epilessia e altre patologie cerebrali?
- 8 Quali sono le crisi epilettiche?
- 9 Come aumentare la dose per anziani epilettici?
- 10 Qual è la manifestazione acuta della patologia definita epilessia?
- 11 Quali sono le cure più innovative per le crisi epilettiche?
- 12 Quali sono gli attacchi epilettici?
- 13 Quali sono le cause epilettiche?
- 14 Qual è lo stato epilettico non convulsivo?
- 15 Quali sono le cause di crisi epilettiche?
- 16 Qual è il numero medio di persone con epilessia?
- 17 Come trattare l’epilessia temporale?
Cosa è l’epilessia?
L’epilessia è un disturbo neurologico transitorio che colpisce il Sistema Nervoso Centrale. È causato da un’attività eccessiva e anomala di un gruppo di neuroni della corteccia cerebrale. Quindi, è una condizione cronica dovuta a cause diverse e che si manifesta attraverso crisi epilettiche ricorrenti, improvvise e momentanee.
Quanto dura una crisi epilettica?
Quanto dura una crisi epilettica Le crisi possono durare dai 5 ai 10 minuti e sono generalmente caratterizzate da una fase di contrazione muscolare intensa, convulsioni e una fase di risoluzione. Spesso sono precedute da un’aura, cioè un insieme di disturbi come:
Quali sono le cause genetiche di epilessia?
Le cause genetiche riguardano le forme di epilessia provocate da una mutazione genetica che può essere ipotizzata sulla base della storia familiare. Le principali forme di epilessia geneticamente determinate sono legate a mutazioni di specifici geni, anche se si stima che possano essere circa 500 i geni correlati alla malattia.
Qual è il punto di partenza per l’epilessia?
Diagnosi. Il punto di partenza per accertare (diagnosticare) l’epilessia sarà un attento esame dei disturbi (sintomi), la raccolta della storia relativa allo stato di salute della persona colpita, il racconto di ciò che è avvenuto nei momenti immediatamente precedenti la comparsa della crisi, durante il suo sviluppo ed al suo termine.
Quali sono le prime testimonianze sull’epilessia?
Le prime testimonianze sull’epilessia sono state ritrovate in documenti risalenti al 4000 avanti Cristo (a.C.). La parola epilessia deriva dal greco epilambanein che significa essere colti di sorpresa e sta a rappresentare l’imprevedibilità della crisi epilettica con la sua comparsa improvvisa.
Qual è l’epilessia mioclonica giovanile?
L’epilessia mioclonica giovanile è una sindrome caratterizzata da crisi miocloniche, tonico-cloniche e da assenze. Si manifesta in genere durante l’adolescenza. Le crisi esordiscono con pochi spasmi mioclonici sincroni e bilaterali, seguiti nel 90% dei casi da crisi epilettiche tonico-cloniche generalizzate.
Quali sono le crisi epilettiche sintomatiche?
Le crisi che provoca sono chiamate crisi epilettiche sintomatiche. Tali convulsioni sono più frequenti tra i neonati ( Convulsioni neonatali) e gli anziani. L’epilessia criptogenetica è l’epilessia che si presume sia dovuta a una causa specifica, ma la cui causa specifica è attualmente sconosciuta.
Quali sono le epilessie complesse?
Nel primo caso si caratterizzano per attacchi leggeri, che non si traducono mai in perdite di conoscenza; al contrario, le epilessie complesse comportano manifestazioni più severe, sempre accompagnate da perdita di conoscenza (generalmente di breve durata – pochi secondi -) e da contrazioni muscolari più intense.
Quali sono i farmaci per l’epilessia?
Epilessia – Farmaci per curare l’Epilessia. Per la cura dell’epilessia i medici hanno a disposizione numerosi farmaci che agiscono con diversi meccanismi di azione: AUMENTANO IL SEGNALE DEL GABA (un neurotrasmettitore inibitorio), facilitando l’apertura degli ioni cloro a livello encefalico;
Quali sono le forme di epilessia genetica?
Una delle forme di epilessia genetica è l’epilessia benigna dell’infanzia, chiamata anche epilessia rolandica, che ha la caratteristica di manifestarsi nelle ore notturne o in quelle che precedono il risveglio. Un’altra forma di epilessia genetica è l’epilessia mioclonica dell’infanzia, caratterizzata dalla comparsa di intensi spasmi muscolari.
L’ epilessia è una malattia del sistema nervoso centrale, generalmente caratterizzata da convulsioni e perdita di coscienza. Le crisi epilettiche sono provocate da un’iperattività delle cellule nervose cerebrali, evidenziabile con l’elettroencefalogramma, seguita da un periodo di completa inattività.
Come si tratta dell’epilessia e altre patologie cerebrali?
Arriva una nuova tecnica sperimentale per il trattamento non invasivo dell’epilessia e di altre patologie cerebrali e consiste nell’uso di fasci microscopici di radiazioni per tagliare le fibre nervose che all’interno del cervello trasmettono le scariche elettriche causa degli attacchi epilettici e bloccare così il propagarsi della crisi.
Quali sono le crisi epilettiche?
Le crisi epilettiche, dovute all’iperattività dei neuroni, possono indurre la perdita di coscienza; inoltre, l’epilessia si caratterizza da: alterazione sensitiva/psicologica, confusione mentale temporanea, gesti incontrollati di braccia e gambe, occhi spalancati con sguardo vuoto, rallentamento o arresto della respirazione, rigidità muscolare.
Come aumentare la dose per anziani epilettici?
Assumere 0,5 mg (per gli anziani epilettici) o 1 mg (dose per adulti affetti da epilessia), la sera, per 4 gg. È possibile aumentare la posologia dopo 14-28 gg, in base alla risposta alla cura. La dose di mantenimento è di 4-8 mg. Consultare il medico. Ezogabina o Retigabina (es.
Qual è la classificazione delle crisi epilettiche?
La classificazione delle crisi epilettiche. Le manifestazioni cliniche e le caratteristiche EEG costituiscono gli elementi fondanti per classificare le crisi epilettiche.
Quali sono le fasi di una crisi epilettica?
Le fasi di una crisi epilettica Al di là di quale tipo di convulsione ti provocherà l’epilessia, un attacco si suddivide di norma in quattro diverse fasi: podromica, tonica, clonica, fase post-attacco. Fase podromica: inizia alcune ore prima dell’attacco vero e proprio.
Qual è la manifestazione acuta della patologia definita epilessia?
La crisi epilettica è la manifestazione acuta della patologia neurologica definita epilessia.
Quali sono le cure più innovative per le crisi epilettiche?
Tra le cure più innovative vi è poi la stimolazione vagale o neurostimolazione. In pratica, tramite un intervento chirurgico, si inserisce a livello del nervo vago del paziente, una specie di pacemaker. Questo dispositivo stimolerà elettricamente il nervo vago e ciò sembra diminuire l’insorgenza delle crisi epilettiche.
Quali sono gli attacchi epilettici?
Attacchi epilettici. Si tratta di disordini di natura cronica, persistenti nel tempo, che tendono a manifestarsi però sotto forma di attacchi ripetuti, inframmezzati da intervalli liberi da sintomi e in molti casi anche da segni strumentali di malattia.
Quali sono le onde lente di epilessia?
Le onde lente (attività da 0.5 a 5 c/s, definite onde theta e delta) indicano in maniera molto generica una sofferenza cerebrale focale o diffusa. Solo le anomalie parossistiche (punte, onde puntute, polipunte, complessi punta-onda o polipunta-onda) sono indicative di epilessia.
Quali sono i sedativi ipnotici?
Sedativi ipnotici. I farmaci sedativi ipnotici sono i comuni medicinali utilizzati per facilitare il sonno, impiegati per il trattamento dell’insonnia (in particolare quella conseguente agli stati d’ansia generalizzata), hanno una comprovata efficacia nell’indurre il sonno, attraverso un rilassamento progressivo.
Quali sono le cause epilettiche?
Crisi epilettiche possono riscontrarsi anche in caso di patologie degenerative (come la malattia di Alzheimer), malattie autoimmuni (es. sclerosi multipla), ischemia o ipossia (es. aritmie, annegamento e intossicazione da monossido di carbonio) ed infezioni del SNC (es.
Qual è lo stato epilettico non convulsivo?
Lo stato epilettico non convulsivo comprende lo stato epilettico complesso parziale e lo stato epilettico di assenza. Questi si manifestano spesso come episodi prolungati di stato confusionale. Per la diagnosi può essere necessaria l’esecuzione di un’elettroencefalografia.
Quali sono le cause di crisi epilettiche?
Inoltre, vari farmaci somministrati in dosi tossiche possono causare crisi epilettiche (es. amfetamine e altri stimolanti del SNC). Altre possibili cause comprendono problematiche collegate alla pressione, alterazioni metaboliche e sindromi da astinenza. Possibili Cause* di Crisi epilettiche
Quali farmaci possono causare crisi epilettiche?
Inoltre, vari farmaci somministrati in dosi tossiche possono causare crisi epilettiche (es. amfetamine e altri stimolanti del SNC). Altre possibili cause comprendono problematiche collegate alla pressione, alterazioni metaboliche e sindromi da astinenza.
Quanto tempo dura una crisi epilettica?
La maggior parte delle crisi regredisce spontaneamente in alcuni minuti e non richiede un trattamento farmacologico d’urgenza. Tuttavia, lo stato di male epilettico e la maggior parte delle crisi che dura > 5 minuti richiedono la somministrazione di farmaci per interrompere le crisi, tenendo sotto controllo la respirazione.
Qual è il numero medio di persone con epilessia?
12,59 per 1000 persone nelle Americhe, 11,29 in Africa, 9,97 in Sud Est Asiatico, 9,4 nel Mediterraneo dell’Est, 8,23 in Europa, 3,66 nel Pacifico. Il numero medio di persone con epilessia varia dalle 7,99 nelle regioni ad alto reddito (high-income country), alle 9,50 delle nazioni a basso reddito (low-income country).
Come trattare l’epilessia temporale?
Trattamento epilessia temporale. È consuetudine trattare l’epilessia temporale con anticonvulsivanti, sebbene molti di questi siano ora definiti antiepilettici, poiché non tutte le crisi sono accompagnate da convulsioni.