Sommario
Cosa vuol dire distopici?
– Previsione, descrizione o rappresentazione di uno stato di cose futuro, con cui, contrariamente all’utopia e per lo più in aperta polemica con tendenze avvertite nel presente, si prefigurano situazioni, sviluppi, assetti politico-sociali e tecnologici altamente negativi (equivale quindi a utopia negativa): le d.
Quale il contrario di utopia?
↔ dato di fatto, realtà.
Cosa è un racconto distopico?
Nei romanzi distopici la vicenda viene ambientata in una società spaventosa, pericolosa, cruda, in cui non vorremmo mai vivere, ma proprio questo aspetto rende la vicenda ancora più avvincente. Questi romanzi, collocati all’apparenza in un futuro irreale, ci portano in realtà a riflettere sulla società di oggi.
Cosa vuol dire utopistico?
di utopista] (pl. m. -ci). – [che costituisce o è da ritenersi un’utopia, che è proprio degli utopisti e sim.: progetto utopistico] ≈ chimerico, fantasioso, fantastico, illusorio, utopico.
Che cosa è distopia e utopìa?
Entrambe le parole si basano sul termine utopìa, inteso come il luogo dove tutto è come dovrebbe essere. Distopia è quindi l’esatto opposto, cioè un luogo del tutto spiacevole e indesiderabile. Spesso la differenza fra utopìa e distopìa dipende dal punto di vista dell’autore dell’opera.
Cosa è un utopista?
Una persona “ utopista “, nel gergo comune, è generalmente colui che tende a credere nella reale possibilità del realizzarsi di una società perfetta e che nel suo piccolo prova ad impegnarsi per realizzarla. L’utopista è generalmente visto dalle altre persone, specie quelle più realiste e pessimiste, come una sorta di “sognatore”.
Come è composto il termine distopia?
Etimologia. Il termine distopia è composto dai termini del greco antico “δυς-” ( dys) = ” cattivo “, un prefisso inseparabile che aggiunge il concetto assolutamente negativo di contrarietà, difficoltà, dubbiezza, rafforzando nella parola a cui è unito il significato di “cattivo”, e “τόπος” (topos) = ” luogo “.