Sommario
Come richiedere il contributo a fondo perduto 2021?
Attenzione: l’istanza per la richiesta del contributo a fondo perduto va presentata mediante il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle entrate, dal 9 novembre 2021 al 9 dicembre 2021.
Come fare la domanda per contributo a fondo perduto?
Per richiedere i contributi a fondo perduto sarà necessaria apposita istanza, da presentare esclusivamente utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, fino al 13 dicembre 2021.
Chi non può richiedere il contributo a fondo perduto?
I contributi non spettano: ai soggetti che hanno attivato la partita IVA dopo il 31 dicembre 2019: questa regola non è applicata però all’erede che abbia aperto una partita IVA successivamente a questa data per proseguire l’attività del de cuius, titolare di partita IVA prima di tale data.
Chi ha diritto ai contributi a fondo perduto?
Il contributo a fondo perduto, previsto dal “decreto Rilancio” (Dl n. Il contributo spetta ai titolari di partita Iva che esercitano attività d’impresa e di lavoro autonomo o che sono titolari di reddito agrario, ed è commisurato alla diminuzione di fatturato subita a causa dell’emergenza epidemiologica.
Quando viene erogato fondo perequativo?
Il contributo a fondo perduto perequativo spetta ai titolari di un’attività economica che hanno subito un peggioramento del risultato economico del loro esercizio commerciale nel periodo compreso tra il 31 dicembre 2019 e il 31 dicembre 2020.
Chi ha diritto al fondo perduto?
Chi può richiedere il fondo perduto?
Contributi a fondo perduto, a chi spettano Possono richiedere i nuovi aiuti i soggetti che abbiano ricavi o compensi molto elevati, vediamo meglio: svolgono attività di impresa, di lavoro autonomo e di reddito agrario. titolari di partita Iva. residenti o stabiliti in Italia.
Chi ha diritto al fondo perequativo?
Il contributo spetta ai titolari di partita Iva, residenti o stabiliti in Italia, che svolgono attività d’impresa o lavoro autonomo o sono titolari di reddito agrario, e che nel 2019 hanno avuto ricavi o compensi non superiori a 10 milioni.