Sommario
Che cosa si intende per linguaggio inclusivo?
Significa non utilizzare parole, frasi, immagini e toni che perpetrano stereotipi di genere o discriminazioni verso specifici gruppi di persone a causa del loro sesso, orientamento sessuale, identità di genere, età, etnia, aspetto fisico, stato sociale.
Come utilizzare la schwa?
Nell’alfabeto fonetico internazionale lo schwa è utilizzato per identificare correttamente la pronuncia di alcune parole anche molto diffuse. Per fare un esempio, lo Ə corrisponde al suono della “u” nella parola inglese survive o ancora alla “a” di “about”.
Che cos’è il linguaggio di genere?
Quando parliamo e scriviamo, l’uso che facciamo del linguaggio riflette e influenza il nostro modo di pensare e di agire; è il principale mezzo di espressione di pregiudizi, di discriminazioni e di stereotipi.
Perché è importante il linguaggio inclusivo?
La motivazione è quella citata prima: per includere forzosamente nel linguaggio una fetta di persone, se ne stanno escludendo molte altre che non hanno a che fare strettamente con una questione di genere.
Come scrivere in modo inclusivo?
L’italiano inclusivo, secondo questa proposta, introduce semplicemente una nuova vocale al singolare e una al plurale per declinare le parole in modo inclusivo, ovvero non connotato per genere.
Come si legge la ə?
Il simbolo dello schwa è una piccola e rovesciata ə, che identifica una vocale intermedia, il cui suono si pone esattamente a metà strada fra le vocali esistenti. Si pronuncia tenendo rilassata la bocca, aprendola leggermente e senza deformarla in alcun modo: qui potete ascoltare il suono.
Come usare il linguaggio inclusivo?
Parole come “sindaco”, “ministro”, ma anche professioni a prevalenza maschile come “ingegnere”, secondo il linguaggio inclusivo devono essere espresse al femminile se è una donna a ricoprire il ruolo. Infatti oggi, rispetto a pochi anni fa, si sente spesso parlare di “sindaca”, “ministra”, “ingegnera” e via dicendo.
Come non indicare il genere?
Tra le soluzioni per ovviare a questo limite della lingua italiana c’è quella di utilizzare l’asterisco (più comune) o della schwa (ə). Ci sono però dei problemi connessi all’utilizzo di questi due simboli ed il primo, evidenziato da tutti i critici, è quello della pronuncia di questi simboli grafici.
Come si chiama la ə?
Lo scevà è un suono vocalico neutro, non arrotondato, senza accento o tono, di scarsa sonorità (➔ vocali); spesso, ma non necessariamente, una vocale media-centrale. È trascritto con il simbolo IPA /ə/ (➔ alfabeto fonetico) e nel quadrilatero vocalico ha una posizione centrale.