Sommario
Perché gli scudi erano di legno?
Lo scudo era formato da assi di legno, tenute insieme con la colla, ed aveva un umbone al centro che serviva a rinforzare lo scudo e a deviare i colpi da lancio. L’esterno dello scudo era ricoperto da un tessuto di lino con sopra un altro di cuoio di vitello.
Come si vestivano i legionari romani?
Il legionario romano indossava solitamente una tunica lunga fino al ginocchio che era di lino a maniche corte nei mesi caldi o di lana a maniche lunghe durante i periodi freddi. Alcune fonti ci parlano di tinte che sembrano essere quelle del tessuto grezzo, bianco ombrato o beige, e del rosso ruggine.
Quale era l’alimentazione dei legionari romani?
Le basi della loro alimentazione erano i cereali e i legumi. Il cereale più usato in era monarchica e repubblicana fu il farro, ancora nel “De bello gallico”, Giulio Cesare afferma che i soldati romani erano mangiatori di farro, ma pure di orzo e avena, sostituiti più tardi col frumento perchè più nutriente.
Quanto pesa uno scudo spartano?
10 kg
Era un scudo in forma di disco concavo, del diametro di 90–100 cm, realizzato in legno di noce e rivestito, esternamente, da una lamina di bronzo ed internamente dal cuoio. Il peso complessivo arrivava a 9-10 kg.
Come era organizzato l’esercito romano?
L’esercito era composto, a seconda dell’epoca storica, da varie componenti: le legioni di cittadini romani, gli alleati o le truppe ausiliarie, la flotta ravennate, di Miseno oltre a quelle fluviali e le guarnigioni di Roma (guardia pretoriana, coorti urbane e corpo dei vigili).
Cosa mangiavano i guerrieri?
La carne ricavata dal bestiame svolgeva un ruolo importante nella dieta vichinga e includeva la carne di manzo, di cavallo, di capra, di maiale, di pecora, di pollo e di anatre. La dieta vichinga era iperproteica, probabilmente, ragione questa alla base dell’indiscussa prestanza fisica dei guerrieri norreni.
Come si chiamava lo zaino dei Legionari?
ZAINO TATTICO (SARCINA) Era il bagaglio (sarcina) con tutto lo stretto necessario per il legionario, costituito da un’ asta su cui erano appesi gli effetti personali e l’ occorrente per il rancio.