Sommario
Perché viviamo nel migliore dei mondi possibili?
Questa famosa affermazione: “Quello in cui viviamo è il migliore dei modi possibili” è del Filosofo tedesco Leibniz (1648 – 1716). Ecco la spiegazione secondo il pensiero della sua epoca, Leibniz era religioso e ragionava così: Dio ha scelto per noi il mondo in cui viviamo e lo ha scelto secondo il suo progetto.
Che cosa sono i mondi possibili?
La nozione di mondi possibili si fa risalire storicamente a Gottfried Wilhelm Leibniz, che intendeva i mondi possibili come idee nella mente di Dio. In questa teoria la necessità di una proposizione p coincide con la verità di p in tutti i mondi che sono possibili relativamente a un mondo dato.
Quale studioso afferma la pluralità dei mondi nell’universo infinito?
‘Il tutto’ per definizione non può avere niente al di fuori di sé e pertanto non può essere limitato: l’universo è quindi infinito. In secondo luogo Epicuro dimostra l’infinità dei due elementi costitutivi dei mondi, il vuoto e gli atomi.
Quanti mondi esistono per Aristotele?
Il tempo è finito perché per i greci il concetto di finito indica la perfezione. Per Aristotele esistono due mondi: il primo formato da Terra, acqua, aria e fuoco; il secondo è formata da tutti i pianeti e le stelle.
Cosa diceva Aristotele sulla Terra?
Aristotele afferma che l’universo è sferico e finito. Sferico, perchè è questa la forma più perfetta; finito, perchè ha un centro, cioè il centro della Terra, e un corpo con un centro non può essere infinito. Anche la Terra è una sfera, per Aristotele. Dato che non è così, la Terra dev’essere immobile.
Quali caratteri ha l’universo fisico per Aristotele?
In particolare, Aristotele afferma che l’universo è sferico e finito. Sferico, perché è questa la forma più perfetta; finito, perché ha un centro, cioè il centro della Terra, e un corpo con un centro non può essere infinito. Anche la Terra è una sfera con l’ulteriore proprietà di essere statica.