Sommario
Che significa indipendenza della magistratura?
principio della indipendenza del singolo giudice, ha inteso indicare che il magistrato nell’esercizio della sua funzione non ha altro vincolo che quello della legge.
Quali sono le garanzie di indipendenza dei giudici?
1 (2001) sull’indipendenza della magistratura. «L’indipendenza dei giudici, in una società globalizzata e interdipendente, dovrebbe essere considerata da ogni cittadino come una garanzia di verità, libertà, rispetto dei diritti umani e giustizia imparziale e libera da influenze esterne.
Perché la magistratura deve essere indipendente?
Perché la magistratura deve essere indipendente e imparziale? L’indipendenza come condizione di imparzialità dei giudici offre quindi una garanzia di uguaglianza dei cittadini davanti ai tribunali» precisa il Parere n. 10 (2007) sul «Consiglio per la magistratura».
Quali sono i compiti della magistratura?
La funzione principale del magistrato, anche se non l’unica, consiste nel giudicare, cioè nell’esprimere un giudizio imparziale su interessi in conflitto, che in un processo sono rappresentati dall’accusa e della difesa. L’atto tipico di questa funzione è la sentenza.
Quale organo assicura l’indipendenza della magistratura militare?
CSM
Il CSM è organo di autogoverno con lo scopo di garantire l’autonomia e l’indipendenza della magistratura dagli altri poteri dello Stato, in particolare da quello esecutivo, secondo il principio di separazione dei poteri espresso nella Costituzione della Repubblica italiana.
Cosa vuol dire che il giudice deve essere imparziale?
Per essere imparziale soggettivamente, il giudice non deve avere preconcetti o prevenzioni. Per essere imparziale oggettivamente, il giudice non deve avere pregiudizi, come accadrebbe ove egli già avesse espresso giudizi o preso provvedimenti in merito al caso che è chiamato a giudicare.
Come è fatta la magistratura?
È composto di 33 membri; 3 di diritto (il Presidente della Repubblica, che lo presiede, il presidente e il procuratore generale della Corte di Cassazione), 20 eletti dai magistrati (giudici togati) e 10 eletti dal Parlamento (giudici laici). I membri elettivi restano in carica 4 anni.
Chi controlla i giudici?
87, comma decimo, e l’art. 104, comma secondo, della Costituzione attribuiscono al Presidente della Repubblica la Presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM). Il CSM è organo di amministrazione della giurisdizione e di garanzia dell’autonomia e dell’indipendenza dei magistrati ordinari.