Sommario
Come si svolge il voto del 2 3 giugno 1946?
I risultati ufficiali del referendum istituzionale furono: repubblica voti 12 718 641 (pari a circa il 54,27% delle schede convalidate), monarchia voti 10 718 502 (pari a circa il 45,73% delle schede convalidate).
Che cosa è successo nel 1946?
– 1946: In Italia si tiene un referendum istituzionale per scegliere fra monarchia e repubblica: nasce la Repubblica Italiana, il re Umberto I va in esilio in Portogallo, Enrico De Nicola è eletto capo provvisorio dello Stato. – 1946: In Francia viene approvata la nuova costituzione che dà vita alla Quarta Repubblica.
Quanti sono gli articoli che compongono la Costituzione italiana?
Tale definizione trova riscontro diretto nella struttura dell’atto normativo de quo: la Carta costituzionale si compone di 139 articoli (alcuni abrogati dalla L. cost. 3/2001), cui si aggiungono 18 Disposizioni transitorie e finali.
Che cosa accadde il 02.06 1946?
L’Italia cessava di essere una monarchia e diventava una Repubblica. Il 2 giugno 1946 gli italiani votarono anche per l’Assemblea costituente. Le donne ebbero un ruolo ed un peso determinanti, votarono infatti 12.998.131 donne, contro 11.949.056 di uomini.
Chi non ha il diritto di voto?
Il primo comma dell’art. 48 Cost. sancisce il principio del suffragio universale, riconoscendo l’elettorato attivo a tutti i cittadini maggiorenni senza distinzione di sesso. Sono esclusi gli apolidi e gli stranieri, con la sola eccezione dei cittadini dell’Unione europea per le elezioni comunali ed europee.
Quali partiti compongono l’alleanza di fronte popolare nel 1948?
Partito Comunista Italiano (PCI), con segretario Palmiro Togliatti;
Che cosa è successo nel 1948?
1º gennaio – Italia: entra in vigore la Costituzione della Repubblica Italiana. 17 gennaio: viene firmato un armistizio tra le forze nazionaliste indonesiane e l’esercito olandese.
Come funziona il referendum popolare?
Con il referendum si può richiedere ad un corpo elettorale il consenso o dissenso rispetto a una decisione riguardante singole questioni; si tratta dunque di uno strumento di democrazia diretta, che consente agli elettori di pronunciarsi senza nessun intermediario su un tema specifico oggetto di discussione.
Cosa stabilisce l’articolo 138?
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione [cfr. art. 87 c.
Come si votava nel 1946?
La Democrazia Cristiana, partito di centro, ottenne la maggioranza relativa col 35% dei voti, e i partiti di sinistra, il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria e il Partito Comunista Italiano raggiunsero insieme quasi il 40% dei voti.
Come hanno ottenuto il diritto di voto le donne?
A livello nazionale, le donne over 18 votarono per la prima volta nell’aprile 1944 per il Consiglio nazionale, un organo legislativo istituito dal Fronte di Liberazione Nazionale. Alla fine, le donne ottennero il diritto legale di votare e di candidarsi per le elezioni solo il 28 maggio 1952.
Quante firme servono per un referendum popolare?
In Italia il numero di firme necessarie alla presentazione di una legge di iniziativa popolare varia a seconda dell’istituzione acceduta: per le leggi a carattere nazionale, da presentare in Parlamento, è necessario raccogliere almeno 50.000 firme e presentare la proposta alla Corte di cassazione.
Chi Indice il referendum popolare?
La Corte Costituzionale si pronuncia sull’ammissibilità del referendum. Sono escluse dal referendum abrogativo le leggi tributarie, di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
Cosa vuol dire procedimento aggravato?
Che cos’è un iter aggravato? In questo caso il Parlamento adotta una procedura più complessa o rafforzata rispetto alle leggi ordinarie dal momento che la legge dovrà avere, dal punto di vista della gerarchia delle fonti del diritto, lo stesso rango della Costituzione.
In che cosa consiste il referendum abrogativo?
Il referendum abrogativo previsto dall’art. stabilisce che 500.000 cittadini o 5 Consigli regionali, possono proporre all’intero corpo elettorale “l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge”.