Sommario
Come spiegare il paradosso di Zenone?
Zenone afferma che se due masse in uno stadio si vengono incontro, risulterà l’assurdo logico che la metà del tempo equivale al doppio. Consideriamo infatti tre segmenti (A, B, C) uguali e paralleli, che si trovino allineati.
Come spiegare il paradosso di Achille e la tartaruga?
Il paradosso si risolve ricorrendo a un concetto matematico che gli antichi Greci non possedevano. La somma di infiniti addendi può infatti dare origine a un numero finito (la distanza che Achille percorrerà prima di raggiungere la tartaruga). Achille dunque raggiunge la tartaruga.
Chi ha risolto il paradosso di Achille e la tartaruga?
Le soluzioni del paradosso La confutazione più immediata è del filosofo Diogene di Sinope, che non disse nulla sugli argomenti portati da Zenone, ma si alzò e camminò, allo scopo di dimostrare la falsità delle conclusioni di quest’ultimo.
Qual è la definizione di paradosso?
Secondo la definizione, che ne dà Mark Sainsbury, si tratta di “una conclusione evidentemente inaccettabile, che deriva da premesse evidentemente accettabili per mezzo di un ragionamento evidentemente accettabile”. In filosofia ed economia il termine paradosso è usato spesso anche come sinonimo di antinomia.
Come si usa il termine paradosso?
In filosofia ed economia il termine paradosso è usato spesso anche come sinonimo di antinomia. In matematica invece si distinguono i due termini: il paradosso consiste in una proposizione eventualmente dimostrata e logicamente coerente, ma lontana dall’intuizione; l’antinomia, invece, consiste in una vera e propria contraddizione logica.
Quali sono i paradossi di Zenone?
Altri esempi famosi in letteratura sono i paradossi di Zenone. Un paradosso non presente fra i punti precedenti dovrebbe essere un’antinomia. C’è anche un quarto tipo di paradosso preso in esame, addizionalmente, nel lavoro di Quine: un paradosso che è effettivamente sia vero che falso contemporaneamente, chiamato dialetheia.