Sommario
Cosa matura durante la cassa integrazione?
Per quanto riguarda il TFR, questo matura normalmente per tutta la durata della cassa integrazione, indipendentemente dal fatto che sia a orario ridotto o a zero ore. Il TFR matura secondo gli accordi contrattuali anche durante le assenze dovute ad infortunio, maternità o malattia.
Che cosa è il contributo addizionale?
Il contributo addizionale nasce insieme al Reddito e Pensione di cittadinanza all’interno del Decreto legge numero 4/2019, con lo scopo di incentivare coloro che avviano attività di lavoro autonomo o in cooperativa.
Come si calcola il contributo addizionale Cig Covid?
Cassa integrazione: calcolo del contributo addizionale
- 9% fino a 52 settimane di ricorso all’ammortizzatore sociale in un quinquennio mobile;
- 12% oltre le 52 settimane e fino a 104 settimane in un quinquennio mobile;
- 15% oltre le 104 settimane in un quinquennio mobile.
Quando si è in cassa integrazione si maturano le ferie?
Se l’azienda o il reparto del lavoratore è sospeso a zero ore, le ferie non maturano, salvo il c.c.n.l. non stabilisca diversamente. Se l’azienda è stata, o è, in cassa integrazione. More parziale, cioè alterna periodi di lavoro alla cassa, il lavoratore maturerà le ferie.
Quando si è in cassa integrazione si matura il TFR?
Il trattamento di fine rapporto matura solo sulla retribuzione residua erogata al lavoratore? La fruizione della cig da parte dell’azienda non azzera, dunque, il costo del lavoro perché il datore di lavoro dovrà accumulare il Tfr dei lavoratori sospesi in cig proprio come se avessero regolarmente lavorato.
Quando si paga il contributo addizionale Cig Covid?
Laddove, invece, non siano state interamente richieste e autorizzate le 13 settimane di trattamenti, sarà possibile accedere ai trattamenti di integrazione salariale ordinaria senza obbligo di versamento del contributo addizionale a far tempo dal 1° luglio 2021, o da data successiva, e fino al 31 dicembre 2021.
Che cosa è il contributo CIGS?
La CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria) è un’indennità erogata dall’INPS per integrare o sostituire la retribuzione di lavoratori di aziende che devono affrontare situazioni di crisi, ristrutturazione, riorganizzazione, conversione produttiva, privatizzazioni, fallimento ecc.
Chi paga il contributo CIGS?
Il contributo ordinario CIGS è pari allo 0,90 per cento, “di cui 0,60 per cento a carico dell’impresa e 0,30 per cento a carico del lavoratore”. Sono tenuti al versamento del contributo ordinario tutti i datori di lavoro, a prescindere dal settore di appartenenza, che occupano mediamente più di 15 dipendenti.