Sommario
Cosa succede se mi taglio un arteria?
Le emorragie più pericolose sono quelle derivanti dalla lesione di una vena o di una arteria. Una grave emorragia, soprattutto se arteriosa, costituisce un’urgenza assoluta e solo un intervento immediato del primo soccorritore può salvare la vita dell’infortunato.
Quali sono le emorragie Esteriorizzate?
Emorragie interne esteriorizzate: il sangue uscito dai vasi raggiunge l’esterno attraverso orifizi naturali (naso, bocca, ano, vagina, condotto uditivo, orifizio uretrale).
Che succede se mi taglio le vene?
Il taglio potrebbe causare un’emorragia, ovvero la fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni. A seconda del tipo di taglio e della sua profondità, l’emorragia sarà più o meno copiosa. Le emorragie capillari riguardano i vasi sottocutanei e superficiali e la fuoriuscita di sangue avviene a gocce.
Cosa influenza la gittata sistolica?
La gittata sistolica dipende dalla forza di contrazione delle fibre miocardiche (tanto maggiore quanto maggiore è la lunghezza iniziale del muscolo, cioè quanto maggiore è la dilatazione del cuore durante la diastole), e dalle resistenze periferiche, rappresentate essenzialmente dalla pressione arteriosa.
Come si cura l’ulcera sanguinante?
L’ulcera gastrica va curata con farmaci antiacidi come gli inibitori della pompa protonica e gli H2 antagonisti dell’istamina. Se coesiste l’infezione da Helicobacter pylori si associa una terapia antibiotica. L’intervento chirurgico è riservato solo in casi estremi per il trattamento delle complicanze.
Cosa fare se si taglia una vena?
L’emorragia venosa causa una perdita di sangue scuro, con un flusso lento e costante. Di fronte a questa evenienza, bisogna pulire la ferita con una garza sterile, disinfettarla e poi tamponarla con una garza o con un fazzoletto pulito. Se occorre, si può effettuare una fasciatura, purché non sia troppo stretta.
Che cos’è l’emorragia?
Il termine emorragia designa la fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni. A seconda delle loro caratteristiche le emorragie possono essere interne o esterne, arteriose o venose. La gravità dipende dalla sede dell’emorragia, dalla quantità di sangue fluito e dai sintomi che accompagnano l’emorragia.
Come bloccare un arteria?
Nel caso di emorragia arteriosa occorre individuare l’arteria e bloccarla da sopra (“a monte”), in maniera repentina, servendosi di un tampone e comprimendo anche il vaso arterioso. E’ importante, però, non stringere in modo eccessivo la fasciatura per evitare altre complicanze.