A cosa serve il motore a bordo di una nave?
I motori servono proprio a questo: convertono in spinta l’energia termica dovuta alla combustione di carburante. Il motore viene fissato stabilmente alla struttura dall’imbarcazione e, nel caso di grandi navi, esso viene installato direttamente durante la costruzione della struttura della nave stessa.
Come è fatto un motore marino?
Un motore generalmente è costituito da quattro pistoni che salgono e scendono nel loro rispettivo cilindro. Un motore a 4 cilindri quattro tempi gestisce quindi il movimento di quattro pistoni. Lo spostamento di ognuno è sfasato di mezzo giro rispetto a quello limitrofo.
Come funziona un motore 2 tempi diesel?
In un due tempi diesel il ciclo termodinamico avviene in una unica rotazione dell’asse motore. Abbiamo quindi le seguenti fasi: – aspirazione + compressione: l’aria viene introdotta nella camera di combustione attraverso delle luci di aspirazioni, ricavate nel cilindro, che vengono scoperte dal movimento del pistone.
Come verificare se un motore fuoribordo è rubato?
Per i furti di fuoribordo marini avvenuti all’estero c’è anche un altro database internazionale che si può consultare e dove segnalare i modelli rubati all’indirizzo http://stolen-outboards.net.
Qual è la funzione della documentazione nautica?
Si tratta di un documento molto importante in quanto certifica la conformità dell’imbarcazione alle disposizioni del Regolamento di attuazione del Codice della Nautica e ne attesta lo stato di navigabilità. È strettamente collegato alla licenza di navigazione, sulla quale sono riportati gli estremi.
Come è fatto un motore marino fuoribordo?
La sua architettura si discosta notevolmente da tutti i motori tradizionalmente prodotti poiché adotta una configurazione verticale con il blocco propulsore posto nella parte superiore il quale è raccordato con un albero di trasmissione ed un ingranaggio all’elica con la parte inferiore dotato di pinna chiamato piede.
Come funziona un motore entrofuoribordo?
Il motore è provvisto di un circuito di raffreddamento che utilizza l’acqua di mare. Una pompa a girante in neoprene aspira l’acqua attraverso una presa a mare posta sotto la linea di galleggiamento facendola circolare intorno alle teste dei cilindri per poi farla defluire nel collettore di scarico (riser).