A cosa serve la frutta disidratata?
La frutta secca disidratata è anche un concentrato di antiossidanti, soprattutto polifenolici associati a benefici per la salute come un migliore flusso sanguigno, una migliore salute dell’apparato digerente, una riduzione del danno ossidativo.
Come essiccare a freddo?
L’essiccazione a freddo L’aria secca, al 5-6% di umidità, viene prima riscaldata e poi fatta passare attraverso gli alimenti, caricandosi dell’acqua in essi contenuta. L’aria di nuovo umida torna al gruppo di refrigerazione e viene nuovamente deumidificata.
Come si fa la frutta disidratata?
Banalmente, si tratta di un processo di essiccamento che sfrutta due fattori: il freddo e il vuoto. La prima fase consiste nel congelamento della frutta, che viene portata poi a una temperatura compresa tra i -30°C e i -50°C, bloccando così la degenerazione dell’alimento.
Come disidratare le pere?
Lavate bene le pere, tagliatele a fette di 4-5 mm e disponetele nei cestelli dell’essiccatore. Azionatelo ad una temperatura tra i 30 e 40°C e lasciatele seccare per una notte. Se al mattino sono ancora troppo morbide lasciatele seccare ancora un pò, ma il grado di essiccazione dipende dal proprio gusto!
Quanta frutta disidratata mangiare al giorno?
“Le Linee Guida per una Sana e corretta alimentazione ne consigliano piccole porzioni di 20-30 grammi, 2-3 volte a settimana.
Quando mangiare la frutta disidratata?
I momenti ideali in cui consumare frutta secca e disidratata sono la colazione, ad esempio in aggiunta a yogurt, frutta fresca e muesli, oppure gli spuntini di metà-mattina o metà-pomeriggio.
Come funziona un essiccatore a freddo?
L’essiccazione a freddo: è un sistema in cui l’aria di processo viene disidratata senza l’impiego di calore come nell’essiccazione tradizionale. L’aria viene “ essiccata” con sistemi che non comportano innalzamento significativo della temperatura dell’aria e quindi anche della massa in essiccazione.
Quanto tempo essiccatore?
Pasta, carne e pesce necessitano di 18 – 24 ore di media, mentre la maggior parte degli ortaggi impiegano dalle 12 alle 24 ore fatta eccezione per alcuni come il cavolo verza, i peperoni e le erbe aromatiche che possono richiedere anche 24 ore o più. La frutta che impiega più tempo è l’uva, fino a 48 ore.