A cosa serve UTF-8?
UTF-8 (Unicode Transformation Format, 8 bit) è una codifica di caratteri Unicode in sequenze di lunghezza variabile di byte, creata da Rob Pike e Ken Thompson. UTF-8 usa gruppi di byte per rappresentare i caratteri Unicode, ed è particolarmente utile per il trasferimento tramite sistemi di posta elettronica a 8-bit.
Chi ha definito i codici ASCII?
Il Codice ASCII è stato ideato nel 1961 da Bob Bemer un ingegnere dell’IBM ed è stato pubblicato nel 1968 dall’ANSI (American National Standards Institute).
Quali sono le caratteristiche della codifica UTF-8?
Grazie all’uso di sequenze di byte auto-sincronizzanti, la codifica UTF-8 è caratterizzata da un basso tasso di errore nella rappresentazione dei caratteri. Anche se si verifica un errore di codifica o di trasmissione, è possibile trovare facilmente l’inizio di ogni carattere identificando nella sequenza il byte che inizia con 0 o 11.
Come viene descritto l’UTF-8?
UTF-8 viene descritto nello standard RFC 3629 (UTF-8, un formato di trasformazione dell’ISO 10646). Brevemente, i bit che compongono un carattere Unicode vengono suddivisi in gruppi, che vengono poi ripartiti tra i bit meno significativi all’interno dei byte che formano la codifica UTF-8 del carattere.
Come funziona il codice ASCII?
Il codice ASCII si utilizza per stabilire appunto la rappresentazione dei caratteri per mezzo dei dispositivi elettronici, come ad esempio PC e smartphone. Questa è una componente importante di molti lavori di programmazione. Ma anche per il semplice utente è consigliabile farsi un’idea di come funziona il codice ASCII.
Quali sono i caratteri Unicode nel set Unicode?
UTF-8 nel set di caratteri Unicode: uno standard per tutte le lingue. La codifica UTF-8 è un formato di conversione appartenente allo standard Unicode. Il set di caratteri Unicode viene definito a grandi linee nello standard internazionale ISO 10646, che lo indica con il termine “Universal Coded Character Set”.