Sommario
- 1 A cosa sono utili i robot?
- 2 Come funzionano le protesi robotiche?
- 3 Come nascono i robot?
- 4 A cosa servono gli androidi?
- 5 Come funzionano le protesi?
- 6 Dove sono nati i robot?
- 7 Quali altri compiti può svolgere un robot?
- 8 Quali sono le principali condizioni in cui agiscono i robot?
- 9 Quali sono gli strumenti di robotica educativa?
- 10 Come si muove un robot?
A cosa sono utili i robot?
Il robot è una macchina capace di svolgere quasi autonomamente un lavoro, sostituendo l’uomo, formata da un computer e una parte meccanica di forma molto variabile. Con il termine intelligenza artificiale si intende generalmente l’abilità di un computer di svolgere funzioni e ragionamenti tipici della mente umana.
Come funzionano le protesi robotiche?
Le protesi robotiche attuali funzionano perlopiù registrando i segnali elettrici dei muscoli. Questo significa che il paziente deve contrarre i muscoli nell’avambraccio per controllare le dita.
Cosa sono i Gemminoidi?
Geminoide è una tipologia di robot “gemello” di un essere umano, costruito cioè in modo da assomigliare, sia nell’aspetto fisico che nei movimenti, a un uomo.
Come nascono i robot?
Il primo robot funzionante conosciuto venne creato nel 1738 da Jacques de Vaucanson, che fabbricò un androide che suonava il flauto, così come un’anatra meccanica che, secondo le testimonianze, mangiava e defecava.
A cosa servono gli androidi?
Attualmente si parla di androidi riferendosi essenzialmente a robot umanoidi in grado di replicare alcuni tratti caratteristici degli esseri umani, dotati di arti flessibili e intelligenza artificiale, capaci di rispondere a comandi provenienti dall’esterno.
Come funzionano le protesi meccaniche?
Utilizzano la tensione elettrica che si genera durante la flessione dei grandi muscoli dell’avambraccio. La differenza di potenziale è rilevata da elettrodi a contatto con la pelle ed è usata come tensione di pilotaggio di uno o più motori elettrici in corrente continua che aprono e chiudono la protesi.
Come funzionano le protesi?
Per funzionare sfruttano dei sensori posti sulla pelle per registrare quei microscopici impulsi elettrici che il cervello manda ai muscoli dell’arto reciso e li sfrutta per dare comandi ai motori elettrici della protesi.
Dove sono nati i robot?
Pur essendo parzialmente vero – la parola robot viene coniata a metà degli anni ’20 da un romanziere ceco – i primi automi meccanici vengono descritti, progettati e realizzati migliaia di anni fa: i cinesi furono i primi in questo campo, seguiti diversi secoli dopo dagli antichi greci.
Chi ha inventato i robot?
Jacques de Vaucanson
Colui che invece realizzò il primo robot funzionante a noi noto fu Jacques de Vaucanson, che nel 1738 fabbricò un androide suonatore di flauto in grado di prodursi in movimenti complessi, altra sua celebre creazione fu l’anatra meccanica, in grado di mangiare e defecare.
Quali altri compiti può svolgere un robot?
Secondo lo studio di Pwc, ad essere completamente automatizzati saranno i settori dell’ospitalità, dei servizi alimentari, dei trasporti e dello stoccaggio. L’avvento della guida autonoma, per esempio, manderà in pensione gli autisti di camion e poi dei pullman e degli autobus.
Quali sono le principali condizioni in cui agiscono i robot?
L’azione può prendere la forma di motori elettromagnetici, o attuatori, che muovono un arto, aprono e chiudono una pinza, o fanno deambulare il robot. Il controllo passo-passo e la retroazione sono forniti da un programma che viene eseguito da un computer esterno o interno al robot, o da un microcontroller.
Quali sono alcune applicazioni tipiche dei robot industriali?
Applicazioni tipiche sono:
- la pallettizzazione (disposizione di oggetti in maniera preordinata su un opportuno supporto raccoglitore)
- il carico e lo scarico di magazzini.
- il carico e lo scarico di macchine operatrici e macchine utensili.
- la selezione e lo smistamento di parti.
- il confezionamento di merci.
Quali sono gli strumenti di robotica educativa?
Sono diversi i robot utilizzati nella didattica e si dividono nelle due macrocategorie di robot educativi e robot umanoidi.
- Lego Mindstorms Education EV3. Lego Mindstorms Education EV3 è uno degli strumenti più utilizzati nella robotica educativa.
- Lego WeDo.
- Bee-Bot.
- Nao.
- Cubetto.
Come si muove un robot?
Un robot così definito dovrebbe essere dotato di connessioni guidate dalla retroazione tra percezione e azione, e non dal controllo umano diretto. L’azione può prendere la forma di motori elettromagnetici, o attuatori, che muovono un arto, aprono e chiudono una pinza, o fanno deambulare il robot.