Sommario
- 1 Che cosa chiede Virgilio a Catone nella sua orazione?
- 2 Che cosa simboleggiano rispettivamente il Pia Neta Venere e le quattro stelle e perché queste ultime non furono viste mai fuor ch’a la prima gente?
- 3 Come viene descritto l’angelo nocchiero?
- 4 Cosa risponde Virgilio a Catone?
- 5 Qual’è lo bel pianeta che d amar conforta?
Che cosa chiede Virgilio a Catone nella sua orazione?
Apparizione di Catone Uticense. Virgilio prega Catone di ammettere Dante al Purgatorio, poi cinge il discepolo col giunco. È la mattina di domenica 10 aprile (o 27 marzo) del 1300, all’alba.
Che cosa simboleggiano rispettivamente il Pia Neta Venere e le quattro stelle e perché queste ultime non furono viste mai fuor ch’a la prima gente?
Quattro stelle, simbolo delle virtù cardinali (prudenza, giustizia, fortezza e temperanza), splendono nel cielo del Purgatorio e il poeta lamenta che esse non siano viste dagli uomini, se non “dalla prima gente”, Adamo ed Eva, che furono cacciati dal Paradiso terrestre. Le stelle-virtù ne illuminano il viso.
Quando noi fummo la Ve la rugiada?
Quando noi giungemmo là dove la rugiada resiste al sole, poiché è nel luogo in cui, all’ombra, evapora lentamente, entrambe le mani aperte il mio maestro appoggiò sulla tenera erba in maniera soave: per cui io, che compresi il suo gesto, rivolsi verso di lui il mio viso pieno di lacrime; lì mi rese interamente visibile …
Chi governa il Purgatorio?
Il custode del Purgatorio è Catone l’Uticense, che viene presentato nel primo canto.
Come viene descritto l’angelo nocchiero?
L’angelo Nocchiero è descritto come un essere soprannaturale creato direttamente da Dio e di lui ministro dei regni della salvezza e della beatitudine.
Cosa risponde Virgilio a Catone?
Virgilio, infatti, chiarisce a Catone (come aveva già fatto con i demoni) che il viaggio di Dante è voluto da Dio, a differenza di Ulisse. Ciò che mancò a quest’ultimo fu proprio il non riconoscere i propri limiti e il non aver obbedito alla legge superiore di Dio.
Cosa rappresentano le stelle per Dante?
È una mia personale riflessione: le stelle lontane e luminose rappresentano il punto di riferimento in Dante, la sua guida nel percorso di purificazione, una sorta di faro che gli dona serenità. Del resto, le stelle hanno sempre affascinato l’uomo: basta guardarle, le stelle, di notte e ci si sente rinfrancati.
Cosa rappresentano le stelle di Dante?
Dante lo mostra con le stelle. La fine di ogni cantica dantesca parla di stelle, a dimostrazione del fatto che il suo viaggio non riguarda l’aldilà e basta, ma l’aldilà nell’aldiqua, uno dentro l’altro. Il suo viaggio è un viaggio nel cuore di ogni uomo che ha i suoi inferni, purgatori e paradisi.
Qual’è lo bel pianeta che d amar conforta?
Lo bel pianeto che d’amar conforta = perifrasi (v. 19). Per indicare il pianeta Venere.