Sommario
- 1 Che cosa si intende per potere di interruzione?
- 2 Come calcolare potere interruzione?
- 3 Come si calcola corrente di corto circuito?
- 4 Come funziona un interruttore elettromagnetico?
- 5 Come calcolare il salvavita?
- 6 Quanto vale la corrente di non intervento in un interruttore magnetotermico?
- 7 Come si calcola la corrente nominale?
Che cosa si intende per potere di interruzione?
Potere di interruzione nominale di servizio in cortocircuito (Ics) (norma Cei EN 60947-2). È il valore della massima corrente di cortocircuito che l’interruttore è in grado di stabilire ed interrompere per 3 volte (secondo il ciclo O-t-CO-t-CO), alla corrispondente tensione nominale di impiego.
Come calcolare potere interruzione?
Il potere di interruzione non si calcola: si sceglie fra i valori normalizzati e disponibili in modo che sia superiore a al valore della corrente di corto circuito presunta nel punto in cui si installa la protezione.
Cosa indicano le lettere b cod sulla targa di un interruttore magnetotermico?
Curva B: protezione delle persone, di generatori, di grandi lunghezze di cavi. Curva C: protezione di cavi ed impianti che alimentano apparecchi utilizzatori, la più usata, protezione standard. Curva D: protezione di cavi che alimentano apparecchi utilizzatori con una forte corrente di avviamento.
Come si calcola corrente di corto circuito?
Negli impianti elettrici che possiedono una bassa tensione, la massima corrente di cortocircuito simmetrica a valle del trasformatore si calcola nella seguente modalità: “An / (1,73 * V)”, dove “An” è la potenza nominale e “V” rappresenta la tensione nominale.
Come funziona un interruttore elettromagnetico?
Il funzionamento è basato su un nucleo in ferro sul quale agisce una forza generata da un elettromagnete. Questo nucleo è altresì sollecitato da due forze opposte: la forza magnetica che attrae verso il nucleo magnetico e quella generata da una molla caricata nel momento in cui si chiude il circuito.
Come si controlla un magnetotermico?
Come testare il salvavita (interruttore magnetotermico differenziale) Il salvavita presenta un pulsante di test, in genere contrassegnato dalla lettera T, che, se azionato, verifica il corretto funzionamento della parte differenziale.
Come calcolare il salvavita?
Dividi la potenza per la tensione. Il risultato ti darà l’amperaggio, cioè la quantità di corrente elettrica che percorre il dispositivo. Ad esempio un apparecchio con una potenza di 150 watt collegato a un circuito da 120 volt sarà percorso da una corrente di 150 ÷ 120 = 1,5 A.
Quanto vale la corrente di non intervento in un interruttore magnetotermico?
Interruttore magnetotermico tipo B Per questo interruttore elettromagnetico il range della corrente di intervento in caso di cortocircuito è l’intervallo 3-5 In. Questo significa che lo sganciatore magnetico non interviene per correnti <= 3 volte In e interviene invece per correnti >= 5 volte In.
Quanti Ampere il salvavita per la casa?
Se il contatore ha una potenza di 3 kW, sarà sufficiente installare un sistema da 25 ampere, mentre se la potenza è di 4,5 o 6 kW dovrai installare un salvavita da 40 ampere.
Come si calcola la corrente nominale?
La corrente nominale nel nostro caso è quella che compete al motore da 90 kW….Corrente di impiego.
Commessa: | Cliente: | |
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Impianto: | ||
cosφ | Coseno dell\’angolo di sfasamento tra la tensione di alimentazione e la corrente assorbita dal motore in funzionamento nominale | 0,9 |
Formula di calcolo I = 1000 * P / (Η * √3 * V * cosΦ ) |