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Che cosa sono i Comitia Centuriata?
I comizi centuriati (Comitia Centuriata) furono una delle assemblee popolari della Res Publica Romana, senza dubbio la più importante dal punto di vista delle competenze riservatele; vi si raccoglievano tutti i cittadini romani, patrizi o plebei che fossero, per esercitare i loro diritti politici e contribuire a …
Che differenza ce tra comizi Curiati e centuriati?
Nello stesso libro di Lelio Felice (è il primo ad Quintum Mucium) trovo scritto: «Quando si vota per generi di persone i comizi si dicono curiati, quando si vota secondo il censo e l’età, si dicono centuriati, quando invece in base alle regioni e luoghi si dicono tributi».
Che cosa sono i comizi?
comizio In Roma antica, il luogo alle pendici del Campidoglio , all’angolo nord del Foro, dove si adunavano i cittadini divisi per curie. La parola (al pl. comitia) passò poi a significare le assemblee dell’intero popolo, che contrariamente ai concilia riunivano sia patrizi sia plebei.
Come erano formati i comizi centuriati?
Come erano formati e quali poteri avevano i comizi centuriati? Nell’ambito dei comizi centuriati venivano eletti i consoli, censori e pretori, si decidevano guerre o tregue, si sancivano condanne a morte; avevano competenza legislativa, con la quale approvavano o respingevano le proposte di legge dei magistrati.
Come erano composti i comizi centuriati?
Nei comizi le classi erano articolate in centurie, fornendo all’esercito un contingente (cento) di soldati o cavalieri: la prima classe assicurava 80 centurie di fanti e 18 di cavalieri; la seconda, la terza e la quarta classe mettevano a disposizione 20 centurie di fanti; la quinta classe forniva 30 centurie di fanti …
Quali sono i comizi tributi?
I comizi tributi del popolo (Comitia Populi Tributa), furono le assemblee, comprendenti sia patrizi che plebei, distribuiti territorialmente in trentacinque tribù, nelle quali tutti i cittadini romani venivano collocati per scopi elettorali e amministrativi.
Quante erano le curie romane?
Secondo la tradizione, ne fu autore Romolo, il quale avrebbe diviso la cittadinanza fra le tribù dei Tities, Ramnes, Lucĕres, e ciascuna di queste in dieci curie e – aggiunge Dionisio di Alicarnasso – ciascuna curia in dieci decurie.