Sommario
Che cosa vuol dire flusso di coscienza?
Il flusso di coscienza (noto come stream of consciousness in lingua inglese) è una tecnica narrativa consistente nella libera rappresentazione dei pensieri di una persona così come compaiono nella mente, prima di essere riorganizzati logicamente in frasi.
Che differenza c’è tra monologo interiore e flusso di coscienza?
Abbiamo un flusso di coscienza o monologo interiore quando riproduciamo i pensieri del personaggio in un flusso ininterrotto di solito senza punteggiatura. Il monologo interiore rende ciò che viene “pensato” come ciò che viene “parlato”.
Chi ha scritto l’Ulisse?
James Joyce
Ulisse/Autori
Ulisse (in inglese Ulysses) è un romanzo scritto da James Joyce. Viene considerato uno dei romanzi più importanti della letteratura del XX secolo ed è una delle pietre miliari nella genesi del romanzo moderno.
Cosa si intende per monologo interiore?
Il monologo interiore è una tecnica narrativa costituita da un discorso introspettivo che il personaggio fa, appunto, tra sé e sé (discorso diretto). Può avere la forma di un dialogo, nel quale l’io letterario si divide in due figure (come nel caso di Gollum in Il Signore degli Anelli).
Come riconoscere monologo interiore?
Il monologo interiore è caratterizzato da:
- Mancanza di un verbo introduttivo di comunicazione;
- Uso della prima persona e prevalenza dei tempi verbali presente e infinito;
- Comunicazione dei pensieri dei personaggi senza un ordine logico (cfr. Flusso di coscienza)
- Espressioni tipiche del linguaggio parlato.
Chi è stato Ulisse?
Eroico personaggio acheo appartenente alla mitologia greca, le vicende di Ulisse sono state narrate da Omero prima nell’Iliade e poi nell’Odissea, poema di cui egli è protagonista. Figlio di Laerte e re di Itaca, nipote del dio Ermes, Ulisse è Famoso per l’astuzia e l’acuta furbizia.
Cosa vuol dire Laerziade?
Laerte (in greco: Λαέρτης Laèrtēs) è un personaggio della mitologia greca, noto per essere uno degli Argonauti e il padre di Ulisse (che per questo viene a volte denominato Laerziade, Λαερτιάδης Laertiàdēs, “figlio di Laerte”).