Sommario
Che significa buoi gambe storte?
Così i famosi “buoi gambe storte”, con cui Calzecchi Onesti riproduceva la lettera dell’aggettivo che minuziosamente ne descrive il movimento lento e semicircolare dei piedi, sono chiariti con “i buoi dalla lenta andatura”; Atena “glaucopide” diventa “dagli occhi azzurri” e, analogamente, versi formulari di transizione …
Qual è la migliore edizione Dell’Iliade?
L’Iliad di Alexander Pope (1715-1720) è la più importante traduzione in lingua moderna, per la straordinaria ricchezza verbale del poeta, che compensa largamente i non pochi errori interpretativi. In Francia, Anne Dacier tradusse in prosa l’Iliade (1699).
Quando è stato composto il testo dell’Odissea?
L’Odissea è stata composta per via orale intorno all’XI sec. a.C e poi trascritta a partire dall’ottavo.
Che cosa vuol dire Elmo abbagliante?
ettore elmo di bronzo = portava un elmo di bronzo ettore grande elmo abbagliante = dall’elmo lucente e da un grande animo ettore illustre = famoso ettore massacratore = uccisore di molti uomini in battaglia 171) vv.
Quale sorte augura Ettore ad Astianatte?
Quale sorte augura Ettore ad Astianatte? a Ettore augura al figlio di eguagliare il padre per forza e coraggio. b Astianatte non condivide gli stessi valori del padre. Andromaca c Ettore augura al figlio di essere un giorno più forte di lui stesso.
Chi è che ha tradotto tutta l’Iliade in italiano?
L’Iliade è la traduzione in lingua italiana dell’opera omonima di Omero, scritta in versi dal poeta italiano Vincenzo Monti.
Chi ha tradotto l’Odissea in italiano?
Lucio Livio Andronìco è un poeta latino del III secolo a.C., autore di vari testi teatrali e primo traduttore in latino dell’Odissea. L’anno della messa in scena della sua prima opera teatrale (240 a.C.) è considerato come l’inizio della letteratura latina.
In che metrica è scritta l’Odissea?
Metrica e suddivisione L’Odissea si presenta attualmente in forma scritta, mentre in origine il poema era tramandato oralmente da abili ed esperti aedi e rapsodi. Essi recitavano i versi a memoria, servendosi, nella narrazione, di un metro regolare chiamato “esametro dattilico” o “esametro epico”.