Sommario
Che strumenti si usano nel flamenco?
Negli ultimi decenni si sono cominciati ad usare nel flamenco anche altri strumenti, come per esempio la chitarra di basso, il sassofono, il flauto, il violino e altri tipi di strumenti a percussione (conga, tabla, cajón).
Quando si usa la scala Frigia?
La scala frigia è lo stereotipo, in realtà si usa la scala minore armonica di una ipotetica tonalità, ad esempio RE minore, ma sulla sua dominante, La, che assume il valore di tonica. Per esempio nella tonalità di LA: La SI bemolle, DO #, RE, MI, FA, SOL. Ma anche la Locria di SI bemolle: LA, SIb, DO, RE, MI, FA, SOL.
Qual è lo strumento più usato nel flamenco?
Usate in modo particolare nelle danze folkloristiche spagnole e portoghesi, le nacchere hanno trovato impiego anche nell’orchestra. Sono diffuse soprattutto in Spagna, dove sono chiamate castañuelas o palillos e sono tuttora usate per ricreare un’atmosfera romantico-spagnola antica, in particolare per il flamenco.
Come si svolge il flamenco?
Il flamenco non nasce come una forma di spettacolo, ma come un’esigenza di sfogare gioie e dolori in un linguaggio intimo e privato. Si cantava senza l’accompagnamento della chitarra, avvalendosi soltanto di supporti ritmici corporali, come il battito dei piedi sul terreno, delle mani oppure delle nocche sul tavolo.
Come si chiamano le donne che ballano il flamenco?
Baile flamenco Il palco dove si esibivano gli artisti era di legno e lo spettacolo era accompagnato da un chitarrista e uno o più cantaores tre o quattro bailaoras (ballerine) e due bailaores (ballerini).
Dove si fa il flamenco?
Il flamenco si sviluppa tra le province di Siviglia, Cadice, Jerez e Cordova. Nella fase iniziale, il flamenco si mostra come uno sfogo emozionale della minoranza gitana in Andalusia.
Come è nato il flamenco?
Il Flamenco è la musica del popolo nomade dei gitani che durante le loro migrazioni hanno attraversato tutto il medio oriente e il mediterraneo. Il luogo d’origine del popolo gitano è ritenuto una regione situata nell’attuale Pakistan da cui vennero esiliati in seguito a una serie di conflitti e invasioni.