Sommario
Che vuol dire bubbonica?
Bubbone (in inglese ed in latino: bubo) è il termine con il quale, in presenza di adenite acuta, si indica il rigonfiamento cutaneo generalmente edematoso e tumefatto, nettamente protruso all’infuori e dai contorni arrotondati e dal contenuto spesso purulento che si manifesta in corrispondenza di un linfonodo …
Come si usa il termine resilienza?
Molto usata nella versione inglese “resilience”, significa “capacità di resistenza”, “capacità di recupero rapido”, “elasticità”. In Italiano il termine “resilienza” veniva usato finora soprattutto per designare la qualità fisica di certi materiali di non rompersi in seguito a un urto violento.
Perché si chiama peste bubbonica?
La più comune forma di peste è quella bubbonica, con la comparsa di bubboni, cioè dei rigonfiamenti, nelle zone ascellari ed inguinali. Questi bubboni, in seguito, possono produrre pus e lacerarsi, lasciando uscire il materiale piogeno.
Che sintomi porta la peste?
La peste presenta sintomi quali febbre, rigonfiamento dei linfonodi – perlopiù nell’area inguinale – e difficoltà respiratorie. Se non viene curata può avere un esito letale. Il tempo che intercorre tra il contagio e la manifestazione della malattia varia tra 1 e 7 giorni.
Chi ha usato per primo il termine resilienza?
Il concetto di resilienza è stato sviluppato negli anni ’50 dallo psicologo americano Jack Block (1924-2010), tramite uno studio a lungo termine sui bambini.
Cosa vuol dire futuro resiliente?
Il termine deriva dal mondo scientifico e indica la capacità di un sistema di adattarsi a un cambiamento. Una attitudine che nella vita di tutti i giorni si traduce nell’essere in grado di affrontare le difficoltà e di superarle in maniera positiva.
Quali sono stati i sintomi della peste in Oriente?
I sintomi della malattia comprendono febbre tra i 38 °C e i 41 °C, mal di testa, dolori articolari, nausea e vomito, sete, diarrea, tumefazione dei linfonodi e malessere generale.
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