Sommario
Che vuol dire italiano L2?
Con il termine italiano lingua seconda (L2) si intende la lingua appresa nell’ambiente dove la stessa, in questo caso l’italiano, costituisce il canale di comunicazione principale, se non unico.
Quali sono i livelli delle lingue?
Il QCER individua sei livelli di competenza linguistica (A1/A2, B1/B2, C1/C2), ripartiti in tre livelli: elementare (A), intermedio (B) ed avanzato (C). Per ogni livello è fornito un ricco repertorio di descrittori delle competenze linguistiche ripartite in ricezione, produzione, interazione e mediazione.
Come prendere L2?
Chiunque voglia specializzarsi nell’insegnamento dell’italiano L2, può scegliere tra diversi corsi e specializzazioni, anche se sarebbe bene optare per un corso riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, come il Master Italiano L2.
Che materia è L2?
L2, lingua seconda, lingua straniera Così, ad esempio, se un madrelingua italiano studia la lingua inglese in Italia (tipicamente a scuola), starà studiando l’inglese come “lingua straniera”. Se invece si trasferisce in un paese anglofono e studia lì l’inglese, la starà studiando come “lingua seconda”.
Qual è l’italiano L2?
L’italiano L2 per i nostri concittadini immigrati, di qualsiasi età, rappresenta la lingua per comunicare, fare amicizia, studiare, lavorare, vivere in Italia. Si acquisisce nel contatto con i parlanti nativi, noi italiani, in tutti i luoghi di incontro, dalla scuola al posto di lavoro, negli uffici, nei negozi, nei parchi, per strada ecc.
Cosa si intende per L2?
Per L2 si intende in Italia, in linguistica e in glottodidattica, una lingua appresa in un secondo momento rispetto alla lingua materna dell’apprendente, a sua volta indicata come L1.
Come si usa la sigla “L2”?
La sigla “L2” può essere usata in accostamento ai nomi delle diverse lingue per indicare il fatto che una determinata lingua viene insegnata o appresa quale lingua seconda o lingua straniera (ad esempio, “Italiano L2”).
Cosa si intende per lingua seconda?
Per L2 (o lingua seconda) si intende in Italia, in linguistica e in glottodidattica, una lingua appresa in un secondo momento rispetto alla lingua materna dell’apprendente, a sua volta indicata come L1.