Sommario
Chi amministra il patrimonio del fallito?
Il curatore ha il compito di gestire ed amministrare il patrimonio del fallito poiché quest’ultimo subisce lo “spossessamento”. Il curatore ha anche il compito di decidere se subentrare o meno nei rapporti pendenti.
Quali soggetti non possono essere nominati curatori di un fallimento?
Non possono essere nominati curatore di una procedura fallimentare i seguenti soggetti: i creditori del fallito; coloro che hanno concorso al dissesto dell’impresa durante i due anni anteriori alla dichiarazione di fallimento; chiunque si trovi in conflitto di interessi con il fallimento.
Qual è il scopo principale del fallimento?
Scopo principale del fallimento è, infatti, quello di consentire la ripartizione del patrimonio del debitore tra tutti i creditori in ragione dell’entità dei
Quali sono gli effetti del fallimento per i creditori?
Gli effetti del fallimento per i creditori. Il fallimento produce effetti particolari non solo per il debitore, ma anche per i creditori che perdono il potere di agire direttamente contro il debitore, dovendo, per così dire, forzosamente cedere il loro potere agli organi fallimentari.
Quali sono i presupposti soggettivi del fallimento?
I presupposti soggettivi del fallimento: essere imprenditore commerciale. Il primo articolo della legge fallimentare individua i presupposti soggettivi: chi può fallire. Sono soggetti alla procedura fallimentare gli imprenditori commerciali, fatti salvi gli genti pubblici.
Come si apre il processo di dichiarazione di fallimento?
Il processo volto alla dichiarazione di fallimento si apre con ricorso davanti al tribunale competente: quello dove ha sede principale l’impresa (articolo 9 della legge fallimentare). La legge fallimentare tuttavia è stata riformata lo scorso anno ad opera del decreto legislativo n. 14/2019, non ancora entrato in vigore.