Sommario
- 1 Chi controlla i bilanci dei Comuni?
- 2 In quale caso si parla di controlli esterni?
- 3 Come funziona il bilancio degli enti locali?
- 4 Quale fonte legislativa indica gli atti sui quali la Corte dei conti esercita un controllo preventivo di legittimità?
- 5 Quale organo esercita il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo?
Chi controlla i bilanci dei Comuni?
I contenuti, la sua struttura e il processo di stesura del bilancio sono normati per legge e sono di competenza del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) che li regola attraverso il T.U.E.L (Testo Unico Enti Locali).
In quale caso si parla di controlli esterni?
I controlli esterni sono invece, quelli provenienti da soggetti diversi dall’amministrazione interessata, o perché di altri rami dell’ordinamento o perché collegati all’amministrazione in posizione di indipendenza (c.d. controlli intersoggettivi).
Chi giudica la Corte dei conti?
L’azione viene esercitata dal pubblico ministero contabile e, cioè, dal Procuratore regionale competente presso le Sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti e, in grado d’appello, dal Procuratore generale rappresentante il P.M. innanzi alle Sezioni d’appello della Corte dei conti.
Dove vengono pubblicati i bilanci dei Comuni?
Ogni anno i comuni inviano i propri bilanci alla Ragioneria Generale dello Stato, che mette a disposizione i dati nella Banca dati amministrazioni pubbliche (Bdap).
Come funziona il bilancio degli enti locali?
Il bilancio degli enti locali è un documento contabile con scadenza annuale indicante sia le entrate sia le uscite di un’amministrazione locale. L’approvazione del bilancio è un atto giuridico di autorizzazione, senza il quale gli organi dell’Ente locale non possono gestire la spesa pubblica né riscuotere le entrate.
Quale fonte legislativa indica gli atti sui quali la Corte dei conti esercita un controllo preventivo di legittimità?
543, convertito dalla legge 20 dicembre 1996 n. 639, sono sottoposti al controllo preventivo di legittimità: provvedimenti emanati a seguito della deliberazione del Consiglio dei ministri (art. 2 legge 23 agosto 1988 n.
Quali sono i controlli sugli atti?
In relazione al momento in cui interviene, il controllo sugli atti si distingue in: controllo preventivo, se è volto ad impedire che l’atto non conforme alla norma giuridica o all’interesse pubblico sia emanato (controllo antecedente) o produca i suoi effetti (controllo susseguente).
Chi controlla l’operato della pubblica amministrazione?
A livello centrale, il controllo è affidato all’Autorità nazionale anticorruzione (prima, Commissione per la valutazione, l’integrità e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni-CIVIT), che è titolare di poteri ispettivi nei confronti delle singole amministrazioni e può ordinare l’adozione o la rimozione di atti e …
Quale organo esercita il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo?
Com’è noto, l’art. 100, comma 2, della Costituzione intesta alla Corte dei conti il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo, unitamente al controllo successivo sulla gestione del bilancio dello Stato.