Sommario
Chi deve acquisire il consenso informato?
Soggetto che deve acquisire il Consenso Informato Il consenso informato è un atto Medico quindi acquisibile solo da personale medico. Il Direttore della Unità Operativa è sempre responsabile della verifica e dell’applicazione delle linee guida sull’acquisizione del Consenso Informato.
Quando non è necessario il consenso?
Non è necessario il consenso degli interessati neppure per utilizzare i dati personali provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Il fatto che un dato sia conoscibile da chiunque non significa, però, che possa essere utilizzato per qualunque attività.
Cosa deve contenere il consenso informato?
Il consenso deve essere pienamente consapevole e completo, ossia deve essere “informato”: “dovendo basarsi su informazioni dettagliate fornite dal medico, ciò implicando la piena conoscenza della natura dell’intervento medico e/o chirurgico, della sua portata ed estensione, dei suoi rischi, dei risultati conseguibili e …
Perché il consenso informato?
Tale consenso costituisce il fondamento della liceità dell’attività sanitaria, in assenza del quale l’attività stessa costituisce reato. Il fine della richiesta del consenso informato è dunque quello di promuovere l’autonomia o libertà di scelta dell’individuo nell’ambito delle decisioni mediche.
Quando si deve dare il consenso al trattamento?
Qualora il trattamento abbia più finalità, il consenso dovrebbe essere prestato per ogni finalità (Considerando 32 GDPR). Quindi, i dati dovranno essere pertinenti al consenso fornito, e in caso di modifiche del trattamento occorre richiedere un nuovo consenso.
Quando è obbligatorio il trattamento dati personali?
Risposta. La tua azienda/organizzazione può trattare dati personali solo nelle seguenti circostanze: con il consenso delle persone interessate; laddove esista un obbligo contrattuale (un contratto tra la tua azienda/organizzazione e un cliente);
Quando non vale il consenso informato?
Il consenso informato non vale se il paziente non è stato adeguatamente informato e in caso contrario è ragionevole ritenere che avrebbe evitato di sottoporsi all’intervento e di subirne le conseguenze invalidanti.
Quando è necessario il consenso informato?
Il consenso va espresso sempre in forma scritta quando il trattamento riguarda i dati sensibili, cioè quelli che possono rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, organizzazioni o associazioni a carattere …
Quali sono i rischi cui sono soggetti i dati?
Tutte le informazioni sono soggette a rischi di varia natura: dalla violazione dei database, all’uso per scopi diversi da quello per cui sono state raccolte, all’uso per obiettivi non molto legali come ricatti con il fine ultimo di trarne profitto, ecc.
Come negare il consenso al trattamento dei dati personali?
di Lucia Izzo – La revoca del consenso al trattamento dei dati personali può essere espressa dall’interessato con richiesta rivolta senza formalità al titolare o al responsabile del trattamento, anche per il tramite di un legale di fiducia.
Quando non è consentito il trattamento dei dati?
L’RGPD non si applica quando: l’interessato è deceduto. l’interessato è una persona giuridica. il trattamento dei dati viene condotto da una persona che agisce per finalità che esulano dalle sue attività commerciali, imprenditoriali o professionali.
Quando il consenso informato può considerarsi validamente prestato?
di Lucia Izzo – Perché si possa considerare validamente prestato, il consenso informato all’intervento medico deve essere formulato dal paziente in maniera espressa e dopo aver ottenuto dai sanitari tutte le informazioni relative all’operazione a cui sarà sottoposto, così da poterne valutare anche i rischi.