Sommario
Chi deve usare gli IAS?
lgs 38/2005, i soggetti obbligati a redigere il proprio bilancio di esercizio e consolidato secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS sono i seguenti: Le società quotate. Le banche e gli intermediari finanziari soggetti a vigilanza. Le società emittenti strumenti finanziari diffusi.
Qual è la funzione dei principi contabili nazionali?
I principi contabili nazionali sono un insieme di direttive relative a diversi settori della contabilità aziendale, che costituiscono la prassi che regola l’uniformazione della contabilità e del bilancio, nel rispettivo periodo contabile.
Chi sono i destinatari del bilancio?
Tra i destinatari o utilizzatori del bilancio il Fra- mework individua: gli investito- ri, i dipendenti, i finanziatori, i fornitori ed altri creditori com- merciali, i clienti, i governi e loro istituzioni, il pubblico.
Chi deve adottare i principi contabili internazionali?
Le società quotate hanno l’obbligo di redigere il bilancio adottando i principi contabili internazionali. Al contrario i soggetti non quotati in mercati regolamentati, di cui all’art. 38/2005 hanno la facoltà e non più l’obbligo, di applicare i principi contabili internazionali.
Chi redige bilancio società non quotate?
Come anticipato, il bilancio d’esercizio viene redatto dagli amministratori al termine dell’esercizio sociale della persona giuridica.
Quali sono e cosa indicano i principi internazionali?
I principi contabili internazionali prevedono che le attività che soddisfano i criteri per essere classificate come possedute per la vendita o per la dismissione, siano valutate al minore tra valore contabile e fair value al netto dei costi di vendita.
Quali sono i documenti che compongono un rendiconto?
Il rendiconto, prosegue la norma, si compone di un registro di contabilità, di un riepilogo finanziario, nonché di una nota sintetica esplicativa della gestione con l’indicazione anche dei rapporti in corso e delle questioni pendenti.
Quando si approva il rendiconto?
Il rendiconto della gestione è deliberato entro il 30 aprile dell’anno successivo dall’organo consiliare, tenuto motivatamente conto della relazione dell’organo di revisione.