Sommario
Chi è Cesare Beccaria?
Beccaria, Cesare Giurista ed economista (Milano 1738-ivi 1794). Fu uno dei massimi rappresentanti dell’illuminismo italiano. Figlio del marchese Giovanni Saverio Beccaria Bonesana, fu educato a Parma dai gesuiti e si laureò in giurisprudenza nell’università di Pavia.
Cosa propone Cesare Beccaria?
Oltre alle proposte più radicalmente innovative come l’eliminazione della tortura e della pena di morte, nell’opera si propugna l’idea della presunzione d’innocenza, della tassatività ed universalità della legge penale.
Perché Beccaria ritiene che la tortura sia inutile?
Beccaria è profondamente contrario all’utilizzo della tortura, in quanto se il delitto è confermato non si rende necessario sottoporre l’accusato a torture, poiché inutile sarebbe la sua confessione; se, al contrario, il delitto è incerto, l’accusato è ancora considerato dalla legge un innocente, e pertanto la società …
Perché secondo Beccaria la pena di morte è ingiusta?
La pena di morte è ritenuta una “guerra della nazione contro il cittadino”, in quanto lo Stato pensa di poter giudicare utile o necessaria la morte di un uomo. Per questo anche la tortura e la pena di morte diventano ingiuste, perché entrambe sono basate non sul diritto, ma sulla forza dello Stato.
In che cosa consiste l assurdità che Beccaria attribuisce alle leggi e con cui conferma la sua tesi di fondo?
Parmi un assurdo che le leggi, che sono l’espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l’omicidio, ne commettono uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall’assassinio, ordinino un pubblico assassinio.
Cosa pensa Beccaria sulla tortura?
Cesare Beccaria morì a Milano nel 1794. “Una crudeltà, consacrata dall’uso della maggior parte delle nazioni” scrive Beccaria “è la tortura del reo mentre si forma il processo, o per costringerlo a confessare un delitto, o per le contraddizioni nelle quali incorre.