Sommario
Chi erano i magistrati eponimi?
Il magistrato che dà il nome all’anno, secondo un uso comune in Grecia e tra i Romani: in Atene era il primo dei nove arconti, in altri stati greci un arconte o un altro magistrato oppure un sacerdote; in Roma erano eponimi i consoli o, in loro vece, i tribuni militari con potestà consolare.
Chi dava il nome all’anno a Roma?
Durante questo periodo l’arconte eponimo era il magistrato in capo, il polemarco il comandante delle forze armate, l’arconte re il responsabile delle disposizioni religiose cittadine. Dopo il 683 a.C. le cariche furono mantenute per un solo anno, che prese il nome dall’arconte eponimo.
Chi erano gli arconti e quali furono inizialmente i più importanti ad Atene?
Furono arconti di rilievo, nella storia ateniese, Dracone, Solone, Pisistrato e Clistene, colui che diede un assetto democratico alla polis attica dividendo la popolazione in dieci tribù.
Chi poteva diventare arconte?
In origine l’arcontato era una magistratura riservata all’aristocrazia; con le riforme di Solone potevano accedere all’arcontato gli appartenenti alle classi più ricche (pentacosiomedimni e hippeis). L’ultimo atto di democratizzazione dell’arcontato fu compiuto da Pericle, che lo rese accessibile anche agli zeugiti.
Chi erano gli arconti ad Atene e come erano divisi?
Dal tardo VIII secolo a.C. ci furono tre arconti: l’arconte eponimo, il polemarco (sostituito nel 501 a.C. da dieci strateghi) e l’arconte re (le vestigia cerimoniali della monarchia ateniese). Queste posizioni erano occupate dall’aristocrazia (gli Eupatridi) per elezione ogni dieci anni.
Quali erano gli arconti?
Il nome arconte (in greco antico: ἄρχων, árchon, al plurale ἄρχοντες) o, nella forma moderna tecnarca, designa la carica di magistrato supremo in varie poleis dell’antica Grecia; questa carica fu poi usata anche nell’impero bizantino. I Grandi Ufficiali del Regno di Sicilia detenevano questo titolo.