Sommario
Chi fa la radioterapia è radioattivo?
I raggi x somministrati con la radioterapia vengono assorbiti dai tessuti ma non rendono il corpo radioattivo, quindi è possibile avere contatti con altre persone, inclusi i bambini, in ogni momento del trattamento e successivamente, con estrema sicurezza.
Chi non può prendere il sole?
Perché chi è affetto da Lupus non può prendere il sole? Il Lupus, nelle sue varie forme, è caratterizzato da fotosensibilità, cioè l’esposizione ai raggi solari provoca una reazione eccessiva a livello cutaneo con possibili riacutizzazioni di malattia.
Chi fa la radioterapia può stare a contatto con altre persone?
Un paziente sottoposto a radioterapia interna può emettere una piccola dose di radiazioni fino a quando la sorgente è posizionata nel corpo. Si tratta di un periodo breve, durante il quale bisogna evitare il contatto con altre persone ed è necessario il ricovero in una stanza singola e schermata.
Chi fa la radioterapia deve stare isolato?
Nei pazienti sottoposti a radioterapia a fasci esterni (terapia con acceleratori lineari, tomoterapia, cyber-knife) non è presente radioattività causata dal trattamento e non è necessaria alcuna precauzione per le persone vicine.
Chi prende la cardioaspirina può stare al sole?
Aspirina e esposizione al sole Secondo i dati raccolti dal sistema d vigilanza dei farmaci sulle reazioni avverse non risultano esserci problemi legati all’esposizione al sole dopo l’assunzione dell’acido acetilsalicilico, il principio attivo della comune Aspirina.
Quando non prendere il sole?
Evitare di esporsi al sole tra le ore 12 e le ore 16. In questo momento della giornata, l’irraggiamento solare è all’apice della sua intensità. Applicare sempre sulla pelle più delicata dei bambini un prodotto resistente all’acqua e con un alto indice di protezione.
Cosa altera il gusto?
La disgeusia è un disturbo caratterizzato dalla distorsione o dall’indebolimento del senso del gusto. L’alterata o ridotta capacità di percepire e distinguere i sapori può derivare da infezioni ed infiammazioni linguali e/o orofaringee (es. candidiasi, glossiti, xerostomia e stomatite).