Sommario
Chi ha diritto al buono pasto?
Hanno diritto al buono pasto sia le dipendenti del settore pubblico che privato, chiaramente se previsto dal proprio CCNL o dal proprio contratto. I buoni maturano anche durante le ore di allattamento. Non ha invece diritto ai buoni pasto durante il congedo parentale (congedo di maternità facoltativa).
Quali sono le novità sui buoni pasto?
La normativa sui buoni pasto ha subito diverse modifiche negli ultimi anni. Tra le novità è stata prevista la possibilità di cumulo dei ticket per il pranzo fino ad un massimo di 8 per fare la spesa, anche in mercatini e agriturismi.
Quando dovrebbero essere esclusi i buoni pasto?
Esenzione 2020 buoni pasto. A partire dal 2020, secondo quanto previsto nelle ultime bozze della legge di Bilancio, le soglie di esenzione dei buoni pasto dovrebbero cambiare. In particolare, i buoni pasto cartacei dovrebbero essere esclusi dalla retribuzione imponibile fino a 4 euro per giorno lavorato, sino a 8 euro se elettronici
Quali sono i buoni pasto di vario importo?
Esistono buoni pasto di vario importo: di solito l’importo minimo è di 2 euro, mentre quello massimo è di 15 euro. È possibile spenderne fino a 8 alla volta, ma l’azienda può imporre altre limitazioni: per esempio che si possano spendere solo a pranzo e solo durante i giorni lavorativi (non festivi), ecc.
Come si accettano i buoni pasto?
Non tutti i negozi, ristoranti, bar, supermercati o alimentari accettano i buoni pasto. Per sapere se li accettano puoi chiedere direttamente in cassa, oppure telefonare prima di recarti a fare la spesa. Di solito all’entrata del negozio c’è un adesivo proprio sulla porta di ingresso, con il marchio di buoni pasto accettati.
Come funziona il buono pasto cartaceo?
Al vantaggio dal punto di vista economico del buono pasto cartaceo va aggiunta la comodità di quello elettronico, dove su un’unica tessera viene caricato (solitamente ogni mese) l’intero valore dei buoni che spettano per il mese successivo.
https://www.youtube.com/watch?v=AC9VsPiX-yM