Chi ha diritto all aspettativa non retribuita?
Aspettativa non retribuita, tutti i casi in cui può scattare Per gravi motivi familiari il decreto prevede: Decesso di un familiare; Cura ed assistenza di familiari in particolari condizioni di salute; Grave disagio personale del lavoratore.
Come funziona l’aspettativa nel settore privato?
Come funziona l’aspettativa sul lavoro L’aspettativa sul lavoro rappresenta un periodo di assenza dal lavoro giustificato, durante il quale il dipendente è esonerato dalla prestazione del proprio servizio e può assentarsi senza il rischio di perdere il proprio posto di lavoro ne incorrere in provvedimenti disciplinari.
Chi può chiedere l’aspettativa?
In presenza di particolari motivi previsti per legge, il lavoratore può chiedere l’aspettativa, che può essere retribuita o non retribuita. Durante il proprio percorso professionale può succedere a chiunque di aver bisogno di un determinato periodo di tempo per assentarsi dal lavoro.
Qual è la durata dell’aspettativa?
L’articolo 5 della Legge 53/2000, per i dipendenti pubblici e privati con almeno 5 anni di servizio (presso lo stesso datore di lavoro), prevede la possibilità di chiedere l’aspettativa per una durata di 11 mesi (anche frazionati) nell’arco della vita lavorativa.
Qual è il periodo di aspettativa per motivi personali?
Il periodo di aspettativa per motivi personali non prevede, oltre alla retribuzione, nemmeno la decorrenza dell’anzianità. Aspettativa per volontariato. Si tratta della tipologia di aspettativa riservata al lavoratore che ne faccia richiesta per lo svolgimento di attività di volontariato.
Quali sono i tipi di aspettativa dal lavoro?
La normativa italiana prevede due tipi di aspettativa dal lavoro: Retribuita; Non retribuita. Il significato del termine aspettativa si riferisce quindi all’abbandono dell’attività lavorativa e il fatto che tale periodo sia retribuito o meno dipende dai motivi per cui si chiede.