Sommario
Chi ha diritto all’indennità di disoccupazione?
Naspi: il lavoratore che si licenzia ha diritto all’indennità di disoccupazione solo se si è dimesso per giusta causa. Può succedere di non riuscire più a tollerare il rapporto di lavoro alle dipendenze del proprio datore, da qui la drastica decisione di licenziarsi. Tuttavia, non è sempre facile trovare un altro impiego; di conseguenza,
Qual è l’importo dell’indennità di disoccupazion?
Per quanto riguarda l’importo dell’indennità di disoccupazion e, sarà pari: al 60% della retribuzione, per i primi 6 mesi; al 50% per il settimo e ottavo mese; al 40% per i mesi successivi, che possono essere al massimo 8, oppure 12 nel caso in cui il lavoratore disoccupato avesse più di 50 anni.
Quando si ha diritto alla disoccupazione?
Si ha diritto alla disoccupazione anche quando il dipendente è stato licenziato per « giusta causa » ossia per sua colpa. Anche se il lavoratore ammette la propria responsabilità e non impugna il licenziamento, potrà ugualmente presentare la domanda di disoccupazione all’Inps. Non rileva che la perdita del lavoro sia avvenuta a causa di una
Quali sono i requisiti necessari per presentare domanda di disoccupazione?
Oltre la perdita di lavoro, altri requisiti necessari per poter presentare domanda, sono: stato di disoccupazione; avere versato nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione almeno tredici settimane di contributi; aver maturato almeno trenta giornate di lavoro effettivo nei dodici mesi che precedono l’inizio del
Quando spetta la disoccupazione?
Ebbene, come detto sopra, la disoccupazione spetta anche a seguito di licenziamento determinato da motivi disciplinari. In altre parole, anche quando il licenziamento è causato dalla condotta colpevole del lavoratore quest’ultimo avrà diritto alla disoccupazione.
Come viene riconosciuta l’indennità di disoccupazione NASpI?
L’indennità di disoccupazione Naspi viene riconosciuta anche a chi viene licenziato per motivi disciplinari, ossia nel caso di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo. È vero che l’assegno di disoccupazione viene riconosciuto solo nei casi di perdita di lavoro involontaria, ossia non dipendente dalla volontà del
Qual è la giusta causa per il licenziamento disciplinare?
Dimissioni per giusta causa o licenziamento disciplinare: la Naspi, ossia il sussidio di disoccupazione, spetta sempre. Hai deciso di licenziarti: il tuo vecchio lavoro non ti sta più bene. L’azienda non paga puntualmente gli stipendi, il capo è ostile nei tuoi riguardi e i colleghi sono scansafatiche.
Quali sono le dimissioni volontarie e disoccupazione?
Dimissioni volontarie e disoccupazione normalmente non sono compatibili: chi si dimette, difatti, non perde involontariamente l’impiego, quindi non ha il diritto di acquisire lo stato di disoccupazione. Fanno eccezione le dimissioni per giusta causa, cioè causate da un avvenimento che non consente la prosecuzione, neanche momentanea,
Come si può interrompere la disoccupazione?
Si può interrompere la disoccupazione e poi riprenderla. La riforma Fornero ha introdotto l’indennità ASpi e l’indennità Mini ASpi, che sono andate a sostituire l’assegno di disoccupazione e l’assegno di disoccupazione con requisiti ridotti. Il periodo di fruizione dell’indennità, a seconda dei casi, va dagli 8 ai 12 mesi.
Qual è la causa della perdita dello Stato di disoccupazione?
Perdita dello stato di disoccupazione per mancata accettazione di un nuovo lavoro. Un’altra causa che può portare alla perdita del riconoscimento dello stato di disoccupazione e di conseguenza dell’indennità, è la mancata accettazione, da parte del disoccupato, di un nuovo lavoro offertogli, senza un giustificato motivo.